Blue Parrot Fishes

Blue Parrot Fishes

La nuova produzione dei Blue Parrot Fishes, per la BENG DISCHI! di Nicola Barghi, è stata subito presentata al pubblico evidenziando “la svolta stilistica” della band electro rock toscana, e difatti già l’idea di un “concept EP” fa pensare ad cambiamento di direzione, almeno rispetto al precedente Cd “Totani su Totem”. Se le canzoni pubblicate nel 2016 mostravano una band che innanzitutto si sbizzarriva divertita in una sorta cabaret musicale, spirito demenziale, surreale, anarchico, col supporto di una importante strumentazione elettronica, nel “BPF” del 2018 qualcosa sicuramente è cambiato. La stessa formula del concept album sappiamo che è stata un segno distintivo del  cosiddetto art rock...CONTINUA...

Ishiguro Kyōhei

Bugie d’aprile

Anche se non ci sei tu sei sempre con me / e sono ancora sicuro che io ti rivedrò / dovunque tu sia. Franco Battiato, Aspettando l'estate La menzogna è estranea all’infanzia. O ha comunque le gambe corte dei bambini che vogliono nascondere qualche innocua marachella a un genitore, a chi gli è più prossimo, a chi se ne prende cura e a chi li educa. La menzogna è estranea all’infanzia perché a questa età l’emozione si libera sempre senza l’ingombro della ragione, raggiungendo in un lampo l’apogeo del sentimento. Le bugie nell’adolescenza hanno le gambe in crescita, intrappolate nel limbo del dovrei essere e del cosa sarò...CONTINUA...

Stove David Charles

Gli errori della benevolenza

David Charles Stove in gioventù ha professato idee marxiste e, come capita a molti ex, in età matura non soltanto ha rinnegato l’antico credo ma, quasi a voler sostituire fede a fede, è diventato un conservatore radicale, senza se e senza ma. Ce ne possiamo rendere conto nel leggere “Gli errori della benevolenza”, un agile e urticante pamphlet pubblicato per la prima volta nel 1989, proprio all’indomani della caduta del muro di Berlino. Con questa sua opera il filosofo australiano, nelle vesti di storico delle idee, come ha scritto molto bene Marco Filoni in prefazione, ha inteso “studiare e condannare il modo in cui un valore si trasforma in fine supremo presente nella visione di una società”...CONTINUA...

Zonno Vincenzo

Caterina

“Come si poteva definire, interpretare lo sconfinato mare che si palesava ovunque guardasse? Pareva fosse ancora in mezzo ad un oceano e non riusciva a scorgere neanche una sottile bava di terra, che pure doveva esserci da qualche parte lungo l’orizzonte […] Si avvicinò al vetro e guardò il cielo: indolente, si macchiava di un impercettibile giallo cercando di trattenere a forza il freddo grigiore dei primissimi minuti di luce” (pp.3). Così nell’introduzione di “Caterina”, l’ultimo romanzo di Vincenzo Zonno, la visuale di un mare non identificato ed osservato dall’interno di una nave di cui non conosciamo la destinazione. Tutto in apparenza molto enigmatico ma poi l’identità degli occhi che hanno...CONTINUA...

Seri Giulia

Sotto il suo occhio

“Sotto il suo occhio” è un romanzo che definirei ibrido: vagamente orwelliano nel titolo, è racconto di formazione (e in parte di distruzione della protagonista) e insieme thriller, con in più un’ispirazione derivante dalla realtà e una struttura seriale per cui ciascun capitolo si interrompe in un punto fondamentale, che viene ripreso all’inizio del capitolo successivo. Accuratamente costruito e ben scritto, incuriosisce, ma anche inquieta soprattutto nel finale aperto, riguardo al quale evito di dire altro per non rovinare al lettore la sorpresa. Leggendo l’Avvertenza iniziale e la nota finale scopriamo che il romanzo nasce da CONTINUA...

Jaroslavskaja-Markon Evgenija

La ribelle

La giovane donna ritratta di profilo nella foto di copertina è proprio Evgenija Jaroslavskaja-Markon: "figlia della borghesia intellettuale ebraica di Pietrogrado, moglie del poeta Aleksandr Jaroslavskij, anarchica, ladra, deportata sulle Solovki, condannata a morte, giustiziata a ventinove anni". Una vita brevissima quella di Evgenija ma vissuta con la passione di un'estremista, con la determinazione di una combattente, con la voracità di una ribelle. Il bel libro appena pubblicato da Guanda raccoglie l'autobiografia della Jaroslavskaja-Markon che, poco prima di essere giustiziata nel gulag delle Solovki in cui è stata rinchiusa...CONTINUA...

Lanza Marcello, Martone Anna

Demonologia e psicologia. Temi speciali di prassi esorcistica e ausilio psicoterapeutico

Il Centro Editoriale Dehoniano propone con questo testo di don Marcello Lanza, esorcista della diocesi di Acerra, un tema passibile di qualche incredula perplessità nel nostro mondo “post-moderno”, illuminista e fondamentalmente ateo. Ci vuole coraggio a scrivere di demonio, perfino in ambito cristiano e cattolico: per decenni, oserei dire un secolo almeno, dopo i tempi in cui tutto veniva sistematicamente riportato all’opera diabolica (anche in modo scellerato atto a fornire alibi per pratiche disumane – lì ci stava veramente il Maligno!), la Chiesa ha sorvolato su un argomento sentito dai fedeli, e quel che è peggio dagli stessi ministri, come antiquato, superato, oscurantista, contrario soprattutto...CONTINUA...

Cellotto Alberto

Abbiamo fatto una gran perdita

Se sentivate la mancanza di un romanzo epistolare, allora Abbiamo fatto una gran perdita di Alberto Cellotto (Oèdipus edizioni, 2018) è la lettura che fa per voi. Aggiungo che anche per gli altri lettori, a prescindere, sarebbe un incontro interessante che offre diversi spunti di riflessione sul male di vivere nell’odierna società. Sul solco della migliore tradizione delle nostre patrie lettere, dal foscoliano Ortis a Lettere di una novizia di Guido Piovene, Abbiamo fatto una gran perdita non sviluppa un vero e proprio intreccio ma ci fornisce alcune informazioni su Martino Dossi, quarantenne che – nell’era della precarietà...CONTINUA...

Constantine K.C.

Il mistero dell’orto di Rocksburg

Navigando in rete forse è ancora possibile leggere una breve presentazione di K.C. Constantine, contenuta in un portale dedicato alle copertine del “giallo”: “Se pensate che Elmore Leonard sia un maestro del dialogo (ed è vero), vuol dire che non conoscete K.C. Constantine. Nessuno lo conosce davvero, tra l’altro, perché nessuno l’ha mai visto in faccia e nessuno sa quale sia il suo vero nome. La versione più diffusa è che “K.C. Constantine” sia lo pseudonimo di Carl Constantine Kosak, nato (forse) nel 1934 da madre italiana e padre serbo proprio come il suo personaggio Mario Balzic, capo della polizia nella fittizia città mineraria di Rocksburg, Pennsylvania, e protagonista di gran parte dei...CONTINUA...

Caneva Marco

Storie Speciali Di Persone Normali

Ammetto che dal titolo mi aspettavo qualcosa di diverso, una sorta di raccolta di cronache realmente accadute di appunto persone normali che si sono distinte per gesti e azioni speciali. In effetti questo è il concetto del libro, con la differenza che si tratta di racconti e quindi di personaggi e storie inventate e chissà, forse solo in parte ispirati da fatti di cronaca letti o ascoltati dall’autore. Il libro si presenta fisicamente sottile, la bella copertina ruvida permette di tenerlo saldamente in mano e al suo interno raccoglie dieci brevi storie. Si parte lontano dall’Italia, con una prima ambientazione in Afghanistan e la seconda in Corea del Nord, per poi tornare successivamente in...CONTINUA...