Categoria: Narrativa

Khan Shubnum

Le radici altrove

Ecco il romanzo di un'esordiente. L'autrice, Shubnum Khan, è nata in Sudafrica nel 1985 ed ha origini indiane. Il titolo originale del libro, pubblicato da Penguin Books nel 2010, è un molto più appropriato "Onion Tears". D'altro canto le cipolle sono un elemento fondamentale della storia, proprio come le lacrime. Khadeejah Bibi Ballim è una donna dalla personalità forte e dedita prevalentemente all'arte culinaria. Appartiene alla seconda generazione di immigrati indiani giunti in Sud Africa: i suoi genitori erano giunti dall'India e si erano stabiliti a Bronkhorstspruit, cittadina non molto...CONTINUA...

Murgia Michela

Accabadora

"Accabadora" è uno di quei libri che ritrovi un po' ovunque. Aver vinto il Campiello, però, non è una garanzia a tutti i costi. Per questo sono arrivata alla Murgia con un po' di ritardo e superando certe prevenzioni tutte mie. Ora sono felice di averla letta. Perché "Accabadora" è un bel romanzo. Perché lo ha scritto una giovane donna. Perché questa giovane donna è italiana. Perché rincuora sapere che in un mare di gente che vuole scrivere, c'è anche chi lo sa fare. La storia non è particolarmente complessa e questo, a mio umile avviso, è uno dei punti di forza del libro. Siamo a Soreni, un...CONTINUA...

Roze Pascale

Un caso di ordinario coraggio

A quanto ho potuto constatare, "Un caso di ordinario coraggio" è l'unico libro di Pascale Roze tradotto in italiano. La scrittrice francese, nata a Saigon nel 1954, ha conquistato il prestigioso Premio Goncourt per "Le Chasseur Zéro", suo romanzo d'esordio, nell'ormai lontano 1996 ma di lei non avevo mai sentito parlare. Eppure merita. La lettura di "Un caso di ordinario coraggio" (titolo originale "Itsik", anno 2008) è stata spontanea e continua, durata esattamente il tempo di un breve viaggio in treno. Le pagine scorrono docili e avvincenti, si arriva alla fine del romanzo senza quasi accorgersene...CONTINUA...

Schneider Helga

Heike riprende a respirare

Spiegare la guerra ai bambini non è semplice. Così come non è semplice far comprendere loro l'orrore della morte e della distruzione che ogni guerra porta con sé. Eppure è fondamentale che anche i più piccoli, giunti ad un'età adeguata, vengano messi a confronto con gli episodi più tristi della nostra storia. Con “Heike riprende a respirare” Helga Schneider torna di nuovo a parlare con i bambini e lo fa ricorrendo ad una protagonista bambina, Heike per l'appunto. Siamo a Berlino, anno 1945. La guerra è appena finita, Hitler è stato sconfitto e i soldati russi ed americani si sono spartiti...CONTINUA...

Laymon Richard

Il circo dei vampiri

Il circo dei vampiri (in originale “The traveling vampire show”) è un romanzo di formazione, e se horror, lo è nel grado in cui questo fa parte del percorso di crescita dei ragazzini protagonisti della vicenda. In effetti, è un romanzo che diventa horror, in un crescendo continuo. Un libro, almeno per me, divertente, di quelli che vorresti poter leggere a velocità doppia, o tripla, tanto l'autore riesce a catturarti, tanto vorresti sapere già come va a finire...CONTINUA...

Scibona Salvatore

La fine

“La fine” - romanzo d'esordio dello scrittore italo-americano Salvatore Scibona, che ha impiegato 10 anni per portarlo a compimento, nominato al National Book Award (2008) statunitense, vincitore di vari altri premi letterari, per cui il suo autore è stato indicato come uno tra i 20 migliori scrittori under 40 degli U.S.A. dalla rivista CONTINUA...

Orlando Francesco

La doppia seduzione

L’insigne francesista e teorico della letteratura Francesco Orlando ha dato alle stampe il suo unico romanzo a settantasei anni, poco prima di morire improvvisamente. Si tratta di un testo breve, ma intenso e curatissimo, con riferimenti letterari e musicali, che riflettono gli interessi e gli studi dell’Autore. È una prosa pura, priva di dialoghi, molto introspettiva e che scende con accuratezza nei sentimenti dei due ragazzi...CONTINUA...

Saramago José

Il vangelo secondo Gesù Cristo

Così parlò Saramago: "per quanto i miei rapporti con la religione siano, come dire, di osservatore non credente, non posso negare di avere una mentalità cristiana, non certo animista, né islamista, né buddista, né quella di nessun'altra religione". Parole che ho raccolto da un'intervista rilasciata dallo scrittore portoghese ad Enrico Morteo, Fahrenheit, Radio 3. Una riflessione molto onesta perché, a mio modesto avviso, anche chi non crede è necessariamente costretto a fare i conti con la "materia" nella quale non crede, non fosse altro per dichiararla, per l'appunto, non credibile. La...CONTINUA...

Krausser Helmut

I demoni di Puccini

Il “potente cacciatore di uccelli selvatici, libretti d’opera e belle donne”, come si definiva lo stesso Puccini, il più celebre compositore italiano dopo Verdi, nelle pagine di Helmut Krausser viene rappresentato non semplicemente come geniale, cinico ed impenitente donnaiolo.Puccini donnaiolo e perennemente infedele lo era davvero, ma quello che emerge dall’opera di Krausser è la storia di un uomo che, idolatrato per le sue doti artistiche, da buon cacciatore, pur non lasciandosi sfuggire generose prede femminili (spesso loro stesse cacciatrici), rivelava poi inaspettate fragilità, un animo malinconico...CONTINUA...

Farjeon Clanash

I Vampiri dell’11 settembre

Michael Davemport, il reporter della rivista Enigma, è nuovamente protagonista nel secondo capitolo della trilogia vampiresca di Clanash Farejon (anagramma di Alan John Scarfe), dopo “I vampiri di Ciudad Juarez”. Abbandonato quel Messico che per i suoi orrori continuerà ad essere ricordato anche durante la nuova ed inquietante avventura, ci troviamo adesso nella New York devastata all’indomani dell’attentato dell’11 settembre 2001. Ancora una volta la vicenda prende spunto da fenomeni “sovraumani”, ovvero da inspiegabili visioni, improvvise apparizioni in ogni dove di tanti Dick Cheney in versione...CONTINUA...