Franzi Alessandro, Madron Alessandro

Matteo Salvini #IlMilitante

La definizione di “Instant book” come “libro scritto e pubblicato in breve tempo e dedicato a un avvenimento di grande risonanza e attualità”, dovrebbe funzionare anche per le biografie degli uomini politici del momento, soprattutto se arricchito da puntuali analisi di quanto accaduto di recente nelle cosiddette stanze del potere. Ed infatti “Matteo Salvini # IlMilitante”, il libro di Alessandro Franzi e Alessandro Madron, in virtù della sua “seconda edizione ampliata e aggiornata”, potevamo considerarlo appunto una sorta di instant book tutto incentrato su di un personaggio in grande ascesa, “al posto giusto al momento giusto”, controverso, provocatore ma capace di attrarre sia i classici elettori...CONTINUA...

Veladiano Mariapia

Il tempo è un dio breve

Non è facile affrontare questo libro, bisogna ammetterlo. Eppure "Il tempo è un dio breve", opera seconda di Mariapia Veladiano pubblicata nel 2012 da Einaudi, possiede un fascino e una potenza che ho rintracciato in poche letture. Forse perché non sono numerosi gli scrittori, o le scrittrici, nello specifico, capaci di soffermarsi a meditare sull'esistenza del male e sull'assenza di un Dio troppo silenzioso, e forse non proprio onnipotente, che consente che il male esista. Un tema antico quanto l'uomo e il suo pensiero e che accomuna, in maniera spietata, chiunque si trovi a dover gestire il dolore, la malattia, la morte. Perché Dio non ferma chi uccide, chi violenta, chi distrugge, chi compie...CONTINUA...

Bianchi Enzo

La vita e i giorni

Sulla vecchiaia Ogni volta che leggo un libro di Enzo Bianchi mi sento rasserenata e ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di conoscerlo attraverso i suoi scritti e di frequentare la sua comunità, a Bose. Così è stato anche per questo suo nuovo testo sulla vecchiaia, un'età della vita cui anche l'autore sente di appartenere ormai, un'età paragonabile in natura all'autunno, nella quale ci si addentra come un novizio: così accade sempre per ogni tappa della vita. È una fase più calma, lenta, velata di tristezza a volte, ma che può dare ancora soddisfazioni...CONTINUA...

Bada Dejanira

Il silenzio di ieri

Dejanira Bada, classe 1984, nella pagina del sito da lei curato, Vibrazioni Yoga, racconta la sue attività e le sue passioni: è scrittrice, giornalista, direttore di Jaymag.it e insegnante di Yoga e meditazione. Trovandomi lontana anni luce dalle suggestioni delle filosofie e delle religioni orientali e dal mondo che in Occidente ne ha ripreso alcune delle istanze, ho incontrato l’Autrice nel suo esordio letterario “Il silenzio di ieri” prima di leggere qualsiasi cosa sui suoi interessi e questa assenza di pre-giudizio...CONTINUA...

Ziervogel Meike

Magda

Cosa pensare di una madre che uccide i suoi sei figli con determinazione e freddezza? Si rimane orrificati di fronte a un tale crimine, un autentico atto contro natura. Difficile esprimere un commento, difficilissimo capire. Tenta di farlo Meike Ziervogel, non per giustificare, ma per ricostruire attraverso tre generazioni un rapporto distorto madre/figlia. La protagonista è Magda Goebbels, moglie del famigerato Joseph Goebbels, fedelissimo di Hitler, uomo potente e responsabile della Shoah. Il libro è strutturato a capitoli alterni che vedono protagoniste tre figure femminili: la madre di Magda, Magda stessa e la sua figlia maggiore, Helga, della quale si immagina il diario. Non...CONTINUA...

Newsinger John

Il libro nero dell’Impero britannico

Ammesso e non concesso che si possa davvero parlare di scientificità delle scienze sociali, tanto più alla luce dei vari “libri neri” pubblicati sulla scia dell’opera di Stéphane Courtois, John Newsinger, storico britannico di cultura marxista, almeno è stato onesto e nell’introduzione alla seconda edizione (2013) di “The Blood Never Dried: A People's History of the British Empire”, possiamo leggere le reali motivazioni della sua ricerca: “Questo libro è stato concepito in reazione alla partecipazione britannica alla guerra in Iraq e, nonostante le truppe di Sua Maestà siano state oramai ritirate da quel paese, nel momento in cui vi scrivo rimangono a occupare l’Afghanistan” (pp.23). Ed ancora...CONTINUA...

Spinney Laura

1918. L’influenza spagnola

Quel riferimento alla “detective story” che leggiamo in quarta di copertina non lo dobbiamo prendere alla lettera, ma sicuramente Laura Spinney, col suo libro, nel raccontare le possibili origini della pandemia del 1918-1919 e quello che ne è scaturito, è riuscita ad affrontare un argomento estremamente complesso da diversi punti di vista -  scientifico, storico, economico e culturale – con un linguaggio divulgativo e senza dimenticare quegli aspetti che sono rimasti in ombra nonostante l’impegno pluridecennale di storici e scienziati. In questo...CONTINUA...

Montella Fabio

Se avessi qui Mussolini…

Il titolo “Se avessi qui Mussolini...” è indubbiamente piuttosto disinvolto e si potrebbe pensare tutt’al più ad un saggio divulgativo o ad un'operazione editoriale facile facile, alla stregua dei tanti imitatori di Giampaolo Pansa. Il libro di Fabio Montella, incentrato sulle vicende della comunità italiana a Ginevra e in Alta Savoia tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, in realtà è ben altro e non è difficile cogliere quanto ogni pagina scritta sia frutto di ricerche attente e approfondite: del resto le  note a piè di  pagina e una ricchissima bibliografia...CONTINUA...

Leloup Jean-Yves

Il filosofo e lo jihadista

Raccontato alla stregua di un thriller, “Il filosofo e lo jihadista” è la testimonianza di  Jean-Yves Leloup alle prese con Mohammed, un terrorista islamico ed aspirante suicida: correva l’anno 2005, il nostro filosofo si trovava in Francia quando lo chiama Fatima, sorella di Mohammed, “quello che ha incontrato nel deserto del Marocco”. Le parole della giovane sono allarmanti: “Mio fratello è impazzito, è appena partito...CONTINUA...

Whitman Walt

Vita e avventure di Jack Engle

Se non fosse stato per l’intuizione di Zachary Turpin, un ricercatore della University of Houston, che aveva letto un breve corsivo su un numero del New York Daily Times del 1952, è probabile che “Vita e avventure di Jack Engle” sarebbe rimasto ignoto al grande pubblico ancora per lungo tempo; o forse perduto per sempre. L’unica copia originale e conosciuta del romanzo, pubblicato in sei puntate ben centosessantasei anni fa, era infatti custodita negli archivi del Sunday Dispatch; poi, subito dopo la riscoperta, diffuso online e, a seguire, grazie a case editrici che...CONTINUA...