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Narrativa
Presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, qualche tempo fa, ho visto una mostra intitolata "100 capolavori dallo Städel Museum di Francoforte. Impressionismo, Espressionismo, Avanguardia". Tra le opere esposte ho potuto ammirarne alcune realizzate dai cosiddetti "artisti degenerati". Si tratta di pittori le cui opere vennero considerate inappropriate ed indegne dal regime nazista e condannate alla distruzione. Anche l'arte di Brecht, come quella di altri letterati, poeti e drammaturghi, fu duramente avversata...CONTINUA...
Ho una certa, nemmeno poi tanto piccola, titubanza di fronte ai romanzi degli scrittori di cui mi parlano in troppi. Una titubanza che si fa incertezza quando gli scrittori di cui mi parlano in troppi sono americani. Franzen non ha fatto eccezione. Per mesi ho spostato il suo libro in fondo alla torre dei libri da leggere ma ora sono felice di aver letto (finalmente!) “Le correzioni”.
La narrazione, come mi aspettavo, riluce di un'abbondanza tipicamente a stelle e strisce. Una ricchezza di dettagli, di antefatti e di premesse che, lo confesso, tende a sfinirmi. A Franzen, come a molti suoi...CONTINUA...
Grottesco: "delle figure che fanno ridere offendendo o contraffacendo la natura in maniera bizzarra".
Sir Hugo Coal ci fa capire fin da subito di essere un uomo ormai ridotto allo stato vegetativo. Cosa sia accaduto al suo corpo, però, verremo a saperlo a tempo debito. Nel frattempo ci rendiamo conto che la sua mente e la sua lingua funzionano benissimo visto che sa intrattenerci raccontando molti altri accadimenti. In primis la sua smodata passione per le ossa: sir Hugo è un paleontologo dilettante ma è anche, o soprattutto, un ricco signore nato da una agiata famiglia inglese. Salta...CONTINUA...
Ci sono porzioni di vita che, parafrasando Seneca, non sono vita, ma tempo. La vita di Massimo Venturi, il personaggio principale e voce narrante de "Il campo 29", dopo essere stato catturato in Africa e condotto prigioniero ai piedi dell'Himalaya, è divenuta essenzialmente tempo. Tempo da ammazzare, da annientare, da riempire in qualche modo e con qualche occupazione.
Non tutti sanno (nemmeno io sapevo) che durante la Seconda Guerra Mondiale circa 10mila soldati ed ufficiali italiani vennero catturati dagli Inglesi e portati, dopo un lungo viaggio su navi fatiscenti e maleodoranti, in campi...CONTINUA...
La prima edizione di "Capriole in salita" è stata pubblicata dalle Edizioni Lint, Trieste, nel 1996. Si tratta dell'opera di esordio di Pino Roveredo, scrittore che nel 2005, grazie a "Mandami a dire" è riuscito a conquistare il Premio Campiello.
"Capriole in salita" è un racconto autobiografico, la cronaca di un lungo viaggio esistenziale che ha portato lo scrittore ad attraversare i territori sconfinati e desolanti dell'alcolismo e di tutte le aberranti conseguenze che l'abuso di alcol può comportare.
Giuseppe (Pino) è nato da genitori sordomuti. Quando lui e suo fratello gemello Guerrino...CONTINUA...
A Casola Valsenio, il paese di Cavina, ogni anno, durante il terzo fine settimana di ottobre, viene organizzata la Festa dei Frutti Dimenticati. Lì è possibile trovare dei prodotti, al naturale o lavorati, che il mercato tradizionale ha scelto di bypassare per comodità o convenienza. Sono frutti antichi, preziosi, rari, faticosi da coltivare e poco remunerativi. Per questo è facile perderne le tracce: azzeruole, giuggiole, pere volpine, cotogne, mele della rosa, sorbe, corbezzoli, nespole.
Con un parallelismo semplice ed efficace Cavina si associa ai frutti dimenticati. Lui, nato da un padre...CONTINUA...
La bellezza passa attraverso un bel viso o un bel corpo. A volte si manifesta grazie alla ricchezza e alla disponibilità economica. Ma per chi, come Paul (detto Polo), non è né bello né ricco, la bellezza deve per forza arrivare da qualche altra parte.
Polo sa di non essere bello. Se ne accorge da come le ragazzine, a scuola e fuori dalla scuola, non lo guardino o non gli diano considerazione. E non è nemmeno ricco: sua madre è bloccata su una sedia a rotelle, trascorre le giornate davanti alla TV spingendo sua figlia, la sorella di Polo, a prendere parte a concorsi di bellezza, mentre suo padre...CONTINUA...
Siamo in Vallarsa in pieno autunno e il maestro Giacomo ha deciso di farsi una bella passeggiata fino al Passo Buole. La stagione accende di colori la vallata e nei boschi attorno a Obra risuonano i richiami degli uccelli, la natura si svela in tutta la sua armonia e pace.
Il maestro Giacomo è uno jobrero (abitante di Obra, paese della Vallarsa) non più giovane, un uomo buono e onesto, che ha sempre svolto il suo lavoro, non si è mai sposato forse per una sua timidezza intrinseca, che l’ha sempre reso poco intraprendente e...CONTINUA...
E' uscito nell'aprile 2011, per i tipi di Atmosphere, il romanzo "Textile" della scrittrice israeliana Orly Castel-Bloom. Una storia contemporanea che la vita di una borghesissima famiglia di Tel Aviv, meglio: del quartiere Tel Baruch nord di Tel Aviv che "benché sia stato edificato in un batter d'occhio e sia completamente nuovo, emana vecchiaia e stabilità, in barba alla transitorietà dell'esistenza". Un meraviglioso, posticcio, lussureggiante quartiere adatto ad ospitare persone in vista proprio come i protagonisti di "Textile". Il "tessuto", infatti, ha qualche attinenza con il romanzo...CONTINUA...
Un amore casto, nato e vissuto per quaranta giorni nell’affascinante ed estremo scenario del deserto algerino, non può venire dimenticato, neanche vent’anni dopo.
Questo delicato romanzo di Tavares sembra contenere un doppio omaggio: a Claudia e al Piccolo Principe, cui la ragazza, incontrata ed amata, somiglia.
Nel 1987, in occasione...CONTINUA...
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