Fagan Jenni

Pellegrini del sole

Il tema distopico è un motivo ricorrente nella narrativa contemporanea. Sarà perché viviamo in tempi difficili; tempi di cambiamenti costanti, di trasformazioni incontrollate verso orizzonti indeterminati, che generano punti interrogativi carichi di apprensione. Solo che di solito queste prospettive attengono a ipotesi di singolarità tecnologica (con intelligenze artificiali che sfuggono al controllo degli uomini) o di involuzione verso l’autoritarismo politico. Pellegrini del sole di CONTINUA...

Festa Giuseppe

Lupinella. La vita di una lupa nei boschi delle Alpi

Nell'immaginario favolistico di chi, come me, ha superato i quaranta, il lupo è per lo più il "cattivo" per antonomasia, colui che mette a rischio Cappuccetto Rosso e non solo. In sostanza una creatura abile e pericolosa da cui è meglio stare alla larga. Ma oltre alla tradizione di favole d'altri tempi ci sono favole moderne in cui il lupo torna ad essere quello che è: un animale affascinante e intelligente che va necessariamente conosciuto, rispettato e protetto. Questo è l'obiettivo della storia raccontata in "Lupinella. La vita di una lupa nei boschi delle Alpi" scritto da Giuseppe Festa e illustrato da Mariachiara Di Giorgio. Il volume nasce da un'idea del Museo...CONTINUA...

Saltini Luca

Una piccola fedeltà

La peculiarità di Una piccola fedeltà, il bel romanzo di Luca Saltini edito da Giunti, è – tra le altre – la sua densità. Densità di descrizioni, di scrittura, di approfondimento e introspezione psicologica dei personaggi che lo popolano. Densità che, non vorrei esser frainteso, va declinata nella prospettiva di una condizione di fluidità, di avanzata concentrazione, di succosa ed efficace ricchezza. Sono, questi, aspetti non comuni nella narrativa italiana di questi ultimi anni, dove si procede sovente “per sottrazione”, dove la paratassi è maestra di vita e il ritmo...CONTINUA...

Martino Miranda

Caduta in un gorgo di torbide passioni

“Sei caduta in un gorgo di torbide passioni”: la frase di mamma Tecla, rinfacciata alla figlia prossima al successo come cantante, poi diventata il titolo dell’autobiografia di Miranda Martino non va interpretata soltanto come un espediente ironico e premessa a pagine leggere e disimpegnate. Come giustamente scrive Giancarlo Corsoni nella postfazione, il libro rappresenta soprattutto una “confessione a cuore aperto, scritta senza nascondere momenti che altri avrebbero taciuto, sventagliando cadute e inciampi senza mai assolverti, come se il tuo talento di cantante e poi anche di attrice abbia avuto un percorso a parte nel tuo cammino” (pp.335). È vero che tra le pagine del “gorgo di torbide...CONTINUA...

Franzi Alessandro, Madron Alessandro

Matteo Salvini #IlMilitante

La definizione di “Instant book” come “libro scritto e pubblicato in breve tempo e dedicato a un avvenimento di grande risonanza e attualità”, dovrebbe funzionare anche per le biografie degli uomini politici del momento, soprattutto se arricchito da puntuali analisi di quanto accaduto di recente nelle cosiddette stanze del potere. Ed infatti “Matteo Salvini # IlMilitante”, il libro di Alessandro Franzi e Alessandro Madron, in virtù della sua “seconda edizione ampliata e aggiornata”, potevamo considerarlo appunto una sorta di instant book tutto incentrato su di un personaggio in grande ascesa, “al posto giusto al momento giusto”, controverso, provocatore ma capace di attrarre sia i classici elettori...CONTINUA...

Veladiano Mariapia

Il tempo è un dio breve

Non è facile affrontare questo libro, bisogna ammetterlo. Eppure "Il tempo è un dio breve", opera seconda di Mariapia Veladiano pubblicata nel 2012 da Einaudi, possiede un fascino e una potenza che ho rintracciato in poche letture. Forse perché non sono numerosi gli scrittori, o le scrittrici, nello specifico, capaci di soffermarsi a meditare sull'esistenza del male e sull'assenza di un Dio troppo silenzioso, e forse non proprio onnipotente, che consente che il male esista. Un tema antico quanto l'uomo e il suo pensiero e che accomuna, in maniera spietata, chiunque si trovi a dover gestire il dolore, la malattia, la morte. Perché Dio non ferma chi uccide, chi violenta, chi distrugge, chi compie...CONTINUA...

Bianchi Enzo

La vita e i giorni

Sulla vecchiaia Ogni volta che leggo un libro di Enzo Bianchi mi sento rasserenata e ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di conoscerlo attraverso i suoi scritti e di frequentare la sua comunità, a Bose. Così è stato anche per questo suo nuovo testo sulla vecchiaia, un'età della vita cui anche l'autore sente di appartenere ormai, un'età paragonabile in natura all'autunno, nella quale ci si addentra come un novizio: così accade sempre per ogni tappa della vita. È una fase più calma, lenta, velata di tristezza a volte, ma che può dare ancora soddisfazioni...CONTINUA...

Bada Dejanira

Il silenzio di ieri

Dejanira Bada, classe 1984, nella pagina del sito da lei curato, Vibrazioni Yoga, racconta la sue attività e le sue passioni: è scrittrice, giornalista, direttore di Jaymag.it e insegnante di Yoga e meditazione. Trovandomi lontana anni luce dalle suggestioni delle filosofie e delle religioni orientali e dal mondo che in Occidente ne ha ripreso alcune delle istanze, ho incontrato l’Autrice nel suo esordio letterario “Il silenzio di ieri” prima di leggere qualsiasi cosa sui suoi interessi e questa assenza di pre-giudizio...CONTINUA...

Ziervogel Meike

Magda

Cosa pensare di una madre che uccide i suoi sei figli con determinazione e freddezza? Si rimane orrificati di fronte a un tale crimine, un autentico atto contro natura. Difficile esprimere un commento, difficilissimo capire. Tenta di farlo Meike Ziervogel, non per giustificare, ma per ricostruire attraverso tre generazioni un rapporto distorto madre/figlia. La protagonista è Magda Goebbels, moglie del famigerato Joseph Goebbels, fedelissimo di Hitler, uomo potente e responsabile della Shoah. Il libro è strutturato a capitoli alterni che vedono protagoniste tre figure femminili: la madre di Magda, Magda stessa e la sua figlia maggiore, Helga, della quale si immagina il diario. Non...CONTINUA...

Newsinger John

Il libro nero dell’Impero britannico

Ammesso e non concesso che si possa davvero parlare di scientificità delle scienze sociali, tanto più alla luce dei vari “libri neri” pubblicati sulla scia dell’opera di Stéphane Courtois, John Newsinger, storico britannico di cultura marxista, almeno è stato onesto e nell’introduzione alla seconda edizione (2013) di “The Blood Never Dried: A People's History of the British Empire”, possiamo leggere le reali motivazioni della sua ricerca: “Questo libro è stato concepito in reazione alla partecipazione britannica alla guerra in Iraq e, nonostante le truppe di Sua Maestà siano state oramai ritirate da quel paese, nel momento in cui vi scrivo rimangono a occupare l’Afghanistan” (pp.23). Ed ancora...CONTINUA...