Risultati della Ricerca: Vinci Anna

Unger Lisa

Sepolta nel buio

Da quello che abbiamo potuto leggere in rete, e non soltanto nella quarta di “Sepolta nel buio”, il nome dell’americana Lisa Unger risulta tra i più accreditati e stimati nel campo della letteratura di genere mistery. Quindi colpa nostra se fino ad ora ignoravamo la sua esistenza; complice però il fatto che, a quanto pare, soltanto la Giunti aveva avuto la buona idea di proporci in edizione italiana il suo “Devi tacere per sempre” (2012), opera che ha preceduto “Sepolta nel buio” (2013). Probabile che, con alle spalle la lettura di un solo romanzo, sia prematuro azzardare paragoni e fare di Lisa...CONTINUA...

Romano Lalla

Maria

La prima suggestione che ho avuto leggendo "Maria" mi ha riportato ad un altro romanzo che ho amato molto: "La porta" di Magda Szabó. Entrambi i libri sono stati scritti da due autrici di enorme talento, entrambe le protagoniste sono delle "serve" ed in entrambe le storie la narrazione è affidata alla voce della "padrona di casa". Tra la Maria della Romano e la Emerenc della Szabó, però, ci sono differenze abissali che, in ogni caso, rendono entrambe le letture particolarmente degne di attenzione. "Maria è una storia vera. Ho veramente conosciuto la Maria del libro; Maria ha vissuto molti...CONTINUA...

Corrias Pino, Travaglio Marco, Pezzini Renato

L’Illusionista

Potrei scrivervi di federalismo, di devolution, dei celti, del popolo padano, ma leggendo “L’Illusionista”, ovvero la storia vera di Umberto Bossi – non so perché e spero il Principe De Curtis mi perdonerà-  il pensiero è andato  in direzione del tutto diversa: “Totò truffa ’62” quando Antonio Peluffo, in compagnia del fido Camillo, vende la Fontana di Trevi ad uno sprovveduto italoamericano. Soltanto che nel film Peluffo, peraltro napoletano e non di origine celtica, alla fine restituisce il maltolto ai truffati, mentre nella nostra realtà italo-padana niente di tutto questo: i quattrini sono...CONTINUA...

Romeo Rosario

Italia mille anni

Bene ha fatto la Rubbettino a riproporre quattro scritti di Rosario Romeo, studioso prestigioso ed esponente di una cultura liberale in Italia, anche e soprattutto nel campo accademico, emarginata da quelli che un noto giornalista – oggi purtroppo privo di lucidità -  ha definito “i gendarmi della memoria”. I quattro saggi (“Italia mille anni”, “Idea e coscienza di nazione fino alla Prima guerra mondiale”, Nazione e nazionalismo dopo la Seconda guerra mondiale”, Croce e l’Europa”),  hanno visto la luce grazie alle sollecitazioni di Giovanni Spadolini che nel 1981 era curatore della collana Quaderni...CONTINUA...

Torossi Tevini Marina

L’Occidente e parole

“Parole parole parole. Sempre queste fottute parole, parole di cortesia, parole di convenienza, parole opportune o opportunistiche, parole che si inchinano o che impongono. Parole che cercano di trasmettere la polpa di noi e dicono solo la buccia. E io sempre a dirle, queste parole dannate. A scuola ai ragazzi a mia madre a tutti”. CONTINUA...

Murgia Michela

L’incontro

Deludente. E' il primo aggettivo che, a freddo, sono riuscita ad affibbiare a questo breve, recente romanzo della Murgia. Dopo aver adorato l'incanto, la potenza e il trasporto di "Accabadora" ritrovarmi tra le mani un libricino tanto insipido è risultato particolarmente sconfortante. Evidentemente mi aspettavo di più e di meglio di questa storiella tanto "carina" ma tanto insignificante. Probabilmente il contratto con l'Einaudi prevedeva la pubblicazione di un nuovo libro e gli obblighi contrattuali hanno portato la Murgia a scrivere un'inezia come "L'incontro". Al centro del romanzo c'è Maurizio...CONTINUA...

Giuttari Michele

Il mostro. Anatomia di un’indagine

Probabilmente per spiegare come mai Giuttari è tornato a scrivere del mostro di Firenze, dopo l’ottimo “Compagni di sangue”, è bene iniziare dalle ultime pagine del libro. Dopo quasi vent’anni dall’ultimo omicidio seriale, quello dei due francesi nel 1985,  negli uffici del Gides, Silvio De Iorio, un assistente del commissario Giuttari, in uno dei faldoni relativi ai delitti del “mostro”, trovò una busta con un fazzolettino macchiato di rosso, e un pelo. Saltarono fuori anche dei documenti che dimostravano la richiesta di una perizia, peraltro pagata, che venne  ritrovata in copia soltanto all’Istituto...CONTINUA...

Vinci Anna

Il signore del sorriso

Credo che ormai in molte librerie esista uno scaffale dedicato esclusivamente ad un personaggio: Silvio Berlusconi. Libri che raccontano per lo più l’anomalia italiana di un imprenditore, ex premier tutt’altro che in disarmo, sceso in campo “per salvarci”, delle sue leggi ad personam, delle oscure origini della sua fortuna e soprattutto di quella particolare ammirazione nata in un elettorato che conferma in pieno una famosa frase di Prezzolini: “L'Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno”. Un’abbondanza di saggi, testi che non...CONTINUA...

Taviani Paolo e Vittorio

Cesare deve morire

Ci si interroga spesso sul concetto di libertà, termine talmente onnicomprensivo, abusato e sovente utilizzato in modo facile e inappropriato. A una vaga “libertà da”, indistinta e generale, liberalistica e giusnaturalistica, pare si sia votato il mondo contemporaneo, quasi in opposizione a una più impegnativa “libertà di”… fare, intraprendere, costruire, creare. Julius Evola, nel libro Gli uomini e le rovine, diceva che “non vi è una astratta libertà generale ma vi sono delle libertà articolate conformi alla propria natura”. Ma...CONTINUA...

Corrias Pino

Vita agra di un anarchico. Luciano Bianciardi a Milano

Non ricordo proprio dove avevo letto di “Vita agra di un anarchico” come del libro che meglio era riuscito a raccontare la vita di Luciano Bianciardi. Al di là di affermazioni con intenti promozionali, l’opera di Pino Corrias, che pare aver contribuito fin dalla sua prima edizione del 1993 alla progressiva riscoperta dell’autore grossetano, è un' autentica biografia con taglio giornalistico e quindi qualcosa di diverso rispetto gli interventi critici contenuti nei saggi di letteratura italiana. Le tre parti di “Vita agra di un anarchico”, Grosseto, Kansas, Milano e Uscita Rapallo, scandiscono la...CONTINUA...