Categoria:
Cinema
Al sentir pronunciare la parola Teorema i più agguerriti nemici della matematica si dileguano. Dimostrare la verità, la fondatezza di formule traboccanti di numeri e di segni più o meno comprensibili, è impresa non da poco. Tutta la logica in nostro possesso deve essere spesa per giungere all’unica, ammissibile interpretazione. La natura pragmatica e lineare che il titolo ci propone non si ritrova affatto nella storia narrata in questa pellicola; bislacca, sui generis, in certi momenti perfino improponibile ad uno spettatore mediamente ortodosso. Un giovane ospite viene accolto in una placida e...CONTINUA...
Il monito rivoltoci da Ozpetek invita ad un’assennata cautela agli inattesi incidenti che sparigliano il quotidiano. Avvertenza di discutibile utilità, poiché prepararsi ad un potenziale pericolo è impossibile in assenza di virtù divinatorie. La protagonista della pellicola, Elena, ha dimenticato di allacciare la cintura. Andrà incontro ai bruschi sussulti che il destino le assesterà, dimostrando nelle circostanze più critiche un coraggio singolare. Nelle battute iniziali si presenta ai nostri occhi come l’archetipo della brava ragazza. Intelligente ed operosa, eppur sacrificata negli ingiusti...CONTINUA...
Prima o poi doveva succedere, e i segnali, in questo senso, erano stati evidenti già con l’uscita di Ponyo sulla scogliera. Con Si alza il vento, ultimo lungometraggio dello Studio Ghibli da lui diretto, Miyazaki ci annuncia che lascia, che non girerà più film, che quella in questione è l’ultima pellicola che porterà in evidenza la sua firma e che sarà partorita dal suo genio creativo. Miayzaki lascia, dunque, e lascia col suo lavoro più coraggioso e personale; una sorta di racconto biografico sull’ingegnere aeronautico Jiro Horikoshi (1903-1982)...CONTINUA...
Il genere supereroi e affini, tanto amato quanto sfruttato negli States, è certamente il più trascurato alle nostre latitudini, forse perché l’italica tradizione cinematografica repubblicana, cresciuta nella culla del neorealismo fino a trovare la sua piena compiutezza nella grande commedia all’italiana, è troppo distante dal mito del sogno americano in tutte le sue ampie declinazioni, eroi mascherati e dotati di superpoteri compresi. Molto probabilmente, anche perché il nostro cinema dell’ultimo trentennio è un po’ troppo provinciale, rifiuta l’ampio respiro...CONTINUA...
Esistono luoghi unici, magici, contemplativi; spazi in cui perdersi in solitudine, con la mente, in una quiete profondissima come sull’ermo colle di leopardiana memoria. Un posto in cui ritrovar se stessi a dispetto del mondo fuori. C’è un giardino pubblico nel cuore della metropoli caotica, nel quale cercano rifugio gli spiriti solitari nei giorni di pioggia, un luogo sospeso nel tempo e distante dalle difficoltà e l’inconsistenza della realtà di tutti giorni.
È così per Takao, quindicenne studente che sogna di diventare un fabbricante di scarpe artigianali...CONTINUA...
Il libro di Governi su Anna Magnani è uscito, per la prima volta, nel 1981 edito da Bompiani. Poi, nel 2008, a cento anni esatti dalla nascita di Anna Magnani, è stato aggiornato integrando nuova documentazione ed ulteriori testimonianze e ripubblicato per Minimum Fax. Nel 2014 arriva anche l'edizione Beat che ripropone il lavoro del 2008. "Nannarella" è un po' romanzo, un po' biografia, un po' storia del cinema. Giancarlo Governi domina con passione e competenza una materia che, chiaramente, conosce molto bene. Dalle sue pagine traspare non solo la grande ammirazione per un'attrice immensa come...CONTINUA...
Per superare la sua crisi d’identità artistica, Caden Cotard (P. Seymour Hoffman), un noto regista teatrale, decide di mettere in scena la sua vita e i suoi fallimenti umani: l’abbandono da parte di sua moglie Adele, che si trasferisce a Berlino con la loro bambina, una successiva relazione naufragata sul nascere con una donna, Hazel, che gli rimarrà nel cuore per sempre, una storia d’amore con la sua prima attrice, più compagna d’arte che di vita, e poi le sue malattie psicosomatiche, le ipocondrie, la costante paura della morte che è in realtà visione anticipatrice dell’inesorabile. La messa...CONTINUA...
Sei amici, sei bambini, Jintan, Menma, Anaru, Yukiatsu, Tsuruko e Poppo erano i “Super Busters della pace”, in un’estate nemmeno troppo lontana che li aveva uniti indissolubilmente ma che li aveva anche separati prematuramente il giorno in cui Menma morì in un tragico incidente. Ora sono adolescenti e non si frequentano più, nonostante abitino ancora nello stesso luogo. Ma perché sono così lontani, adesso? E cosa ha significato, per ognuno di loro, quella morte? Ano Hana, letteralmente, “quel fiore”, è una sorprendente serie tv animata da cui è stato tratto l’omonimo manga Ano hi mita...CONTINUA...
I vampiri indie rock di Jim Jarmusch, ultima incarnazione dei suoi personaggi marginali e alienati, sono creature fieramente snob. Leggono Shakespeare, Beckett e D. F. Wallace, collezionano dischi in vinile e chitarre elettriche vintage, e possiedono una cultura raffinata che spazia dalla botanica all’astronomia. Amano circondarsi di multiforme bellezza, per questo odiano il ventunesimo secolo, Los Angeles e l’intera stirpe degli uomini, che devastano la terra e ne perseguitano le menti migliori. E per evitare che il sangue umano corrotto li contamini, comprano sacche di sangue pulito...CONTINUA...
E dunque si arriva alla seconda e ultima parte dell’opera che chiude la “trilogia della depressione”. Se era la depressione che doveva trasparire, a conclusione della vicenda, possiamo dire senza ombra di dubbio che traspare pure, ma quella dello spettatore pagante. Non tanto o non solo quella di personaggi davvero poco sfaccettati e ripetitivi, perché Lars von Trier dopo una prima parte che quantomeno incuriosisce, prosegue il racconto attraverso i più banali e prevedibili clichè del sesso e delle sue possibili varianti, anche quelle più pericolose e perverse, palesando una piattezza narrativa...CONTINUA...
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