Categoria: assenza

Laginja Ksenja

Ventitré modi per sopravvivere

Esce nella collana di ebook Versi Guasti della Kipple Officina Libraria “Ventitré modi per sopravvivere” della poetessa Ksenja Laginja. Esce come ventitreesimo titolo della collana ed è una straniante immersione nelle dinamiche di questo numero, nelle sue possibilità alchemiche, matematiche, storiche, astronomiche, simboliche etc. Entriamo in questo percorso esoterico, con una nota dell’autrice in cui si annuncia la reiterazione ciclica come dimensione principale dell’esistenza. Cambiano le facce, i nomi, si generano cerchi nell’acqua ”e tocca a noi prendercene cura”. Cosa che Ksenja Laginja fa...CONTINUA...

Ciani Maria Grazia

La morte di Penelope

Un romanzo breve, brevissimo. Un romanzo che attinge a tradizioni non canoniche della leggenda omerica. La Ciani scrive in Postfazione: "su Penelope e Ulisse si imbastiscono, dopo Omero, storie incredibili, vicende complicate e strane. I poeti non parlano, ma scoliasti, commentatori antichi e tardi, mitografi - dopo aver brevemente riassunto il contenuto dell'Odissea (spesso con vistose omissioni) - raccolgono devotamente i "si dice"". Di Penelope, dunque, al di là dell'Odissea, "si dice" parecchio perché le leggende, passate da voce a voce, da tempo a tempo, trasfigurano...CONTINUA...

Josse Gaëlle

L’attesa

Una fuga, una colpa, un'assenza e troppi silenzi. Queste le materie che fanno del romanzo "L'attesa" della scrittrice francese Gaëlle Josse una lettura affascinante ma anche dolorosa e, nel contempo, molto preziosa. Non è comune raccontare, senza scadere nella banalità di una penosa lagnanza, il dolore di una madre che perde suo figlio e si strugge nell'attesa che lui torni. Perché è esattamente questo ciò che accade alla donna protagonista e voce narrante de "L'attesa"...CONTINUA...

Donalisio Fabio

Il libro delle cose

Fabio Donalisio continua nella sua operazione di scavo, di raschiatura di concetti, mirando a esprimere o, come voleva Roland Barthes, inesprimere, nei suoi versi secchi e taglienti “il minimo importante”, ciò che sfugge al nulla solo per l’illusione di senso che gli diamo. Assenza è la parola chiave per comprendere questa poetica scabra, in cui versi altrui vengono riutilizzati o modificati per generare una letteratura di richiami e di rimandi, che a dispetto del vuoto, che sembra essere la trama profonda   del nostro vivere e scrivere, si rivela densa. La rima...CONTINUA...

Laginja Ksenja

Praticare la notte

In poesia decisivo è il silenzio. Decisivo per il poeta, perché il silenzio è laddove germina la parola poetica; decisivo per il lettore che, per rendere possibile l’ascolto, deve fare silenzio e vuoto dentro di sé. Così in questa raccolta di Ksenja Laginja, “Praticare la notte”, edita nel novembre 2015 da Giuliano Ladolfi Editore e introdotta da Gianni Priano, si esplora -  con una scrittura di grande duttilità e morbidezza, fatta di versi rapidi e rapiti -  una dimensione in cui il silenzio è raccontato come una sfida alle possibilità delle parole, loro limite,  ma anche loro vertigine...CONTINUA...