Categoria: case editrici

García Gual Carlos

Breve apologia del romanzo storico

Il termine “apologia” può significare molte cose: accanto al più frequentato “esaltazione” e “panegirico”, dovremmo sempre ricordare il suo significato originario, dal greco ἀπολογία, ovvero “discorso di autodifesa pronunciato dal condannato”. Il “condannato” nel caso del breve saggio di Carlos García Gual è appunto il romanzo storico che avrebbe “una reputazione notoriamente negativa sia tra i critici letterari che tra gli storici. Entrambi tendono a rimproveragli di essere un genere bastardo” (p.11). La convincente difesa di Gual si basa sul fatto indiscutibile che se il romanzo storico...CONTINUA...

Appetito Andrea

I Figli della Notte

Probabilmente parlare di “fil rouge” tra il nuovo romanzo di Andrea Appetito “I Figli della Notte” e le precedenti opere “Tomas” e “Vietato calpestare le rovine, potrebbe apparire eccessivo; ma indubbiamente, al di là della consueta prosa elegante, ritroviamo atmosfere e contenuti cari all’autore, nonché – è il caso di dirlo – ai suoi lettori. La vicenda distopica della comunità di bambini e ragazzini, fuggiti dalla grande Città, simbolo di coercizione e schiavitù, infatti si alimenta di convincenti contrapposizioni: non soltanto le due voci narranti, ovvero la ragazzina senza nome e il Comandante...CONTINUA...

Autori vari (a cura di Alvaro Barbieri e Matteo Giancotti)

Una (non) prospettiva. Percorsi intorno all’opera di Vitaliano Trevisan

una-non-prospettiva-Trevisan Il volume Una (non) prospettiva, curato da Alvaro Barbieri e Matteo Giancotti, rappresenta un'ampia esplorazione critica dedicata all’opera di Vitaliano Trevisan. Il libro raccoglie i lavori del primo congresso dedicato allo scrittore vicentino grazie alla collaborazione tra l’Università di Padova e l’Accademia Olimpica di Vicenza. Si pone l'obiettivo di rilevare i tracciati di una scrittura...CONTINUA...

San Guedoro Lodovica

La vita è un sogno

La fantasmagoria, forma di teatro nata nel XVIII secolo, grazie a particolari lanterne magiche, generava immagini mostruose oppure fantastiche, per poi mettere in scena storie soprattutto caotiche – in senso buono – ovvero ricche di immagini e personaggi che si succedevano vorticosamente uno dietro l’altro. L’aggettivo fantasmagorico, proprio per questo motivo, se può significare qualcosa di nebuloso, nello stesso tempo proprio in virtù di questa ambiguità, permette di esprimere tanta creatività. Non è un caso quindi che Lodovica San Guedoro, nel raccontare il suo “La vita è un sogno”, abbia usato...CONTINUA...

Scardanelli Paolo

Belletti e il lupo

Il grande scrittore Friedrich Dürrenmatt disse “Io non scrivo polizieschi, io scrivo filosofia”. Nelle sue opere infatti ripetutamente intese dimostrare che le istituzioni non potevano contribuire alla verità, evidenziandone il contrasto con la giustizia umana. Dürrenmatt fu davvero una coscienza critica del suo paese e quindi non è un caso se i suoi “gialli” - ammesso e non concesso che si possano definire tali - siano stati definiti come prototipi del “giallo problematico”. Giallo, o noir che dir si voglia, dove cambia nettamente la prospettiva del detective: indagine come pretesto  per raccontare...CONTINUA...

D'Ippona Agostino

Sulla vita felice

Non è necessario essere sociologi, psicologi, pensosi intellettuali per accorgersi che nel mondo contemporaneo, soprattutto nel nostro mondo occidentale, quello apparentemente più fortunato, la cosiddetta pace interiore rappresenta spesso un’utopia. E’ vero che la ricerca della felicità ha suscitato riflessioni tutt’altro che banali fin dalla notte dei tempi, ma, paradossalmente, proprio in un’epoca in cui le religioni e Dio non è che siano in grande salute, una lettura di Sant’Agostino potrà illuminarci sugli ostacoli che ognuno di noi si trova e si troverà di fronte prima di ottenere quella libertà...CONTINUA...

Kang Han

La vegetariana

“I libri non devono affatto spiegare tutto”. Le parole di Han Kang, intervistata poco dopo aver vinto il “Man Booker International Prize”, ci dicono molto del suo capolavoro “La vegetariana”. Romanzo,  attraversato da una forte percezione di oscurità, che narra il distacco distruttivo di una giovane donna dal mondo e da tutti coloro che le stanno accanto. Narrazione in cui la figura di Yeong-hye, la “vegetariana”, subisce tre cambi di prospettiva in tre sezioni differenti: “La vegetariana”, “La macchia mongolica”, “Fiamme verdi”. Inizialmente è raccontata dal marito, personaggio...CONTINUA...

Littell Jonathan, d'Agata Antoine

Un luogo scomodo

 «...tema della memoria – memoria perduta – (è) il conservare e il perdere ciò che si è perduto – ciò che non si è avuto – ciò che si è avuto in ritardo – ciò che ci portiamo dietro – ciò che non ci appartiene…». ITALO CALVINO «... l’unica posizione che mi interessa è mettere me stesso nel mondo reale, nella realtà, e provocarla, e decidere se distruggerla, cambiarla. Giocare con la realtà. Quello che mi interessa è la vita, questa posizione in cui tutto è possibile, niente è proibito e vietato. Questa posizione mi interessa: quella attraverso cui provocare la realtà...CONTINUA...

Zupančič Alenka

Disconoscimento

In Disconoscimento, la filosofa e teorica della psicanalisi slovena Alenka Zupančič ci interroga in tutte quelle situazioni in cui stiamo sul bordo del “Sì, lo so, ma comunque…”, vale a dire al cospetto della non negazione dei fatti, seguita da un compiaciuto proseguire come se nulla fosse. Risulta agevole allargare lo sguardo ai molti ambiti di applicazione di questo concetto freudiano di Verleugnung che dà il titolo al libro. Freud ne scriveva nel saggio sul...CONTINUA...

Pentecost Hugh

Paura a Lakeview

La ricerca della verità è una sfida ai demoni della propria coscienza Pochi avvenimenti possono dirsi più scioccanti per una persona che trovarne un’altra sepolta viva - per un tempo assai effimero - dentro una rudimentale e sadica bara in un terreno di sua proprietà. Ipotizziamo che ciò costituisca solo una sorta di antipasto al piatto forte, ad un...CONTINUA...