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deserto
“Takyr”, novella ambientata nel deserto del Turkmenistan, fu scritta da Andrej Platonov nel 1934 approfittando dell’occasione offertagli da Maksim Gorky: recarsi con una nutrita compagnia di scrittori fedeli al regime nella regione asiatica, celebrare con un’opera collettiva il decimo anniversario del Turkmenistan sovietico e così, dopo le censure subite, tornare a tutti gli effetti al suo ruolo di letterato. Ricordiamo infatti che Platonov ebbe il “torto”, col suo romanzo “Vprok” (A buon pro)...CONTINUA...
Più leggo Edmond Jabès più ho l’impressione di trovarmi davanti a un gigante dell’immaginazione poetica, un autore capace di aprire varchi per le possibilità stesse della scrittura, anche in questo testo sublime, dal titolo minimale di Uno straniero con, sotto il braccio, un libro di piccolo formato - semplice ma vedremo quanto pregnante - scrivendo poesia in prosa che, però, è anche riduttivo definire tale, essendo molto vasto il territorio che Jabès esplora, con precisione filosofica, regalando a piene mani intuizioni come questa: “Se lo scrittore è uno straniero ciò è dovuto precisamente...CONTINUA...
Volo Uzbekistan Airlines Tashkent – Baku Giovedì 30 aprile 2015 ore 13:01
Nonostante le tende tirate davanti alla finestra, i raggi del sole entrano lo stesso nella camera e ci svegliano presto. Facciamo colazione al piano inferiore in compagnia di altri viaggiatori francesi che ci fanno alcune domande su Bukhara e Samarcanda. Stamattina vogliamo finire di esplorare Khiva e poi prepararci per la gita nel deserto...CONTINUA...
Khiva, Hotel Xiva Atabek Lunedì 27 aprile 2015 ore 23:40
La sveglia suona presto stamattina, la giornata sarà lunga e abbiamo molti chilometri da percorrere per arrivare a Khiva. Facciamo colazione rapidamente, il tassista è già fuori che ci aspetta. Il nostro mezzo per oggi è un minivan semi-nuovo dotato di sedili comodi e perfino di aria condizionata, il che va aldilà delle nostre più rosee previsioni. Con...CONTINUA...
Sfax, martedì 19 agosto 2014 Ore 22:41
Quando apro gli occhi mi ritrovo girato su un fianco, incastrato nello spazio che si è creato tra i due materassi che la sera prima avevamo spostato fuori dalle tende per dormire all’aperto. In pratica sono quasi per terra, oltre a questo durante la notte il vento del deserto ha continuato a soffiare e lentamente ci ha ricoperto di un sottile strato di sabbia. Il materasso...CONTINUA...
Douz, lunedì 18 agosto 2014 Ore 23:56
Il caldo del deserto che, nonostante l’ombra delle palme, arriva fino al nostro bungalow, ci sveglia abbastanza presto. L’agenzia con cui ieri abbiamo prenotato una visita organizzata ci ha detto che l’autista sarebbe venuto a prenderci alle dieci davanti al camping, abbiamo quindi tempo per la colazione e per farci una camminata tra le palmeraie. Nel prezzo del camping non...CONTINUA...
Tozeur, domenica 17 agosto 2014
Ci svegliamo abbastanza presto, intorno alle sette e mezza: vogliamo sfruttare al massimo la giornata. Scendiamo per la colazione, che ci avevano detto essere dalle otto alle nove. Per un quarto d’ora aspettiamo seduti senza che nulla accada, poi alla fine il ragazzo della reception ci porta qualche pezzo di pane accompagnato da piccole confezioni di marmellata, uguali a quelle che si...CONTINUA...
Un libro sul viaggiare da portarsi in viaggio: così si può definire in sintesi questo “Breviario per nomadi” del medico e africanista Vanni Beltrami.
Si tratta di una raccolta di citazioni degli autori più vari, appartenenti a periodi diversi (da Marco Polo a Magris, Chatwin, Kavafis, Yourcenar, da Ramusio a Vittorini a Saint-Exupéry e a molti altri) e naturalmente con punti di vista differenti. Beltrami è uomo di ampia cultura, nomade per vocazione e di fatto, innamorato del deserto, luogo...CONTINUA...
Un amore casto, nato e vissuto per quaranta giorni nell’affascinante ed estremo scenario del deserto algerino, non può venire dimenticato, neanche vent’anni dopo.
Questo delicato romanzo di Tavares sembra contenere un doppio omaggio: a Claudia e al Piccolo Principe, cui la ragazza, incontrata ed amata, somiglia.
Nel 1987, in occasione...CONTINUA...
“La Libia libera i sogni, la morte esiste anche in questo luogo, ma non porta tristezza”. (p.124)
La guerra di Libia secondo Tobino: ventun prose ambientate in quest’arida terra che accende sogni e fantasie con i suoi paesaggi, ma è anche teatro di scontri mortali.
Inizialmente troviamo la 31° Sezione Sanità “abbandonata a non far niente ai margini di un’oasi, come durante la guerra spesso accade ai reparti” (p.31).
Siamo nell’oasi di Sorman, vicino al confine tunisino, successivamente...CONTINUA...
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