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Dreiflüsselager
Leggendo "Il violino di Auschwitz" mi sono tornate alla mente alcune scene del film "Il servo ungherese" di Giorgio Molteni e Massimo Piesco. Mi riferisco alle sequenze che mostrano un gruppo di deportati costretti a suonare per il diletto dell'ufficiale SS che controlla il campo di sterminio in cui sono rinchiusi. Uomini ridotti allo stremo eppure indotti a riprendere in mano strumenti musicali abbandonati da tempo e a suonarli perché il loro aguzzino vuole divertirsi...CONTINUA...
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