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EDB editore
“Die heilige Cäcilie oder die Gewalt der Musik: Eine Legend”, uno dei cinque racconti che poi saranno inseriti nel secondo volume dei Moralische Erzählungen (1811), fu scritto da Heinrich von Kleist come dono per il battesimo di Cäcilie Müller, figlia di un letterato amico. La vicenda, immaginata dallo scrittore tedesco, è ambientata verso la fine del XVI e precisamente «quando la furia iconoclasta imperversava nei Paesi Bassi» (pp.5): era il tempo...CONTINUA...
Anno nuovo, tempo di buoni propositi. Traguardi, corse, diete… Ognuno alla ricerca di cambiamenti. Ognuno verso la realizzazione di progetti personali e professionali. E più di qualcuno si vota a un concetto molto in voga al momento sui social: diventare la miglior versione di sé.
Ma quale sarebbe la miglior versione di noi stessi? Si può avere la miglior versione di un software, di un sistema operativo… ma si può ottenere la miglior versione di un essere umano?
Nel breve saggio CONTINUA...
“La giovane regina aveva vent’anni suonati, senza contare i cento passati dormendo...”.
Si tratta proprio di lei, la bella addormentata nel bosco, protagonista di una delle fiabe più famose e declamate al mondo.
Questa fanciulla dorme cent’anni, colpita dal maleficio di una fata che per tragica dimenticanza non fu invitata alla festa reale data in onore della sua nascita. Ecco, le epoche cambiano, ma i problemi restano gli stessi: ci si dimentica regolarmente di qualcuno quando si dà una festa. E dunque, dopo un centennio di sonno indisturbato e piacevolissimi sogni, la bella addormentata...CONTINUA...
Gesù e la prassi del digiuno
La frase "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce per bocca di Dio" (Matteo 4,4; Luca 4,4) è diventata ormai proverbiale e, devo ammetterlo, mi ha sempre colpito, per quanto io non sia tipo da digiuni, né possa permettermelo per ragioni di struttura fisica, né la mia famiglia, pur cattolica praticante, li abbia mai osservati. Dei famosi venerdì di Quaresima io ricordo il baccalà o le seppie in umido con polenta che preparava mia madre, tutte pietanze ottime e, direi,...CONTINUA...
Un libricino da poco più di cento pagine, dal titolo accattivante e dalla sinossi promettente. Chi s’interessa dei fenomeni sociali contemporanei ne sarà sicuramente attratto, gli altri magari lo prenderanno almeno in mano.
Attenzione però, già dalle prime pagine si capisce che si tratta di un’opera dedicata soprattutto agli “addetti ai lavori” e per quanto appunto le pagine siano materialmente poche, non è certo una lettura da fare con la mente leggera o assente.
L’autore, Franco Ferrarotti, è un noto professore emerito di sociologia, praticamente un decano della materia che ora, da ultranovantenne...CONTINUA...
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