Categoria: Elena Loewenthal

Loewenthal Elena

Contro il Giorno della Memoria

"Ha senso ricordare così?". In questa semplice domanda si potrebbe racchiudere il senso del pamphlet di Elena Loewenthal, "Contro il Giorno della Memoria". Il titolo del libricino, a dire il vero, è fin troppo provocatorio ed estremo rispetto al suo contenuto. Certo, la Loewenthal compie analisi piuttosto severe, ma le sfumature del suo essere contro il Giorno della Memoria (o GdM) sono un po' più morbide e sottili di quanto si potrebbe pensare. Nonostante il senso e il titolo, "Contro il Giorno della Memoria" è uscito proprio a ridosso del Giorno della Memoria del 2014. Un'operazione editoriale...CONTINUA...

Loewenthal Elena

La lenta nevicata dei giorni

Prima di tutto: "La lenta nevicata dei giorni" è un verso di una poesia di Primo Levi ed Elena Loewenthal lo ha eletto a titolo del suo romanzo. La neve, in vari modi e sotto varie spoglie, ricorre costantemente in queste pagine. Spesso è pesante e confusa come i ricordi, a volte è grigia e leggera come cenere di carta, a volte cade in fiocchi larghi e silenziosi e si posa a terra senza lasciare traccia. La neve è la compagna di viaggio di chi è trasportato su carri bestiame da ogni luogo d'Europa fino ai campi di sterminio nazisti. E' la testimone silente di vite tramutate in fumo. Un fumo grigio...CONTINUA...

Loewenthal Elena

Una giornata al Monte dei Pegni

Non credo sia retorico pensare che "Una giornata al Monte dei Pegni" abbia risvolti di stringente attualità. Al Monte dei Pegni si va per lasciare oggetti più o meno preziosi ed avere in cambio denaro. E, in tempi come quelli che stiamo attraversando, sono tante le persone che, per tirare avanti, non possono far altro che cedere qualche piccolo bene ricavando un po' di soldi. La speranza è più o meno la stessa per tutti: recuperare ciò che si è lasciato sul banco prima che finisca all'asta. La Loewenthal, un giorno, si è seduta tra la gente in coda al Monte dei Pegni. Ha ascoltato, osservato, riflettuto...CONTINUA...

Oz Amos

Scene dalla vita di un villaggio

Ci sono libri che ti vengono incontro da soli. Magari perché una sera, mentre dai un'occhiata alla bancarella di libri usati, il libraio ti riconosce e ti dice: "Tu sei quella che legge gli scrittori ebrei!". E' passato un anno, ma lui si ricorda di me. Perché, come mi spiega, sono l'unica a comprare libri dalle copertine improbabili, scritti da autori dai nomi altrettanto improbabili. "Pensavo che quei libri non li avrei mai venduti… erano veramente brutti da vedere". Capisco cosa intende. Nel frattempo è impegnato a rivestire di cellophane "Scene dalla vita di un villaggio" di Amos Oz. "Questo...CONTINUA...

Loewenthal Elena

Conta le stelle, se puoi

E se a Mussolini, una mattina del 1924, subito dopo essere sceso dal letto, fosse preso un colpo e fosse morto? E se la Repubblica Italiana fosse nata nel 1938, subito dopo l'abdicazione e la fuga in Egitto di re Vittorio Emanuele III? E se non ci fosse stato il nazismo né la Shoah? Non è il gioco dei se, è letteratura. Si tratta quindi di allettanti possibilità e, si sa, l'ambito del possibile è ben più ampio e seducente di quello dell'improbabile. Il fatto che tali eventi non siano realmente accaduti non toglie nulla alla loro rilevanza eventuale e al loro fascino. Ed Elena Loewenthal ha saputo...CONTINUA...

Loewenthal Elena

Attese

Aria, fuoco, terra e acqua. Quattro capitoli e cinque donne che raccordano il tempo e scandiscono vita. Le donne attendono, non sempre utilmente. D'altro canto tutti viviamo in attesa. Ma le donne di più. Perché della loro attesa si nutrono, nella loro attesa generano figli e attraverso l'attesa consumano volontà e desideri. Le prime due storie che incontriamo in "Attese" sono quelle di Rebecca e Tamar. Direttamente dalla Bibbia. Rebecca accetta di sposare Isacco, quel figlio sfuggito al gesto estremo di un padre pronto a sacrificarlo al suo Dio. Rebecca viaggia verso un uomo a cui si è promessa...CONTINUA...

Loewenthal Elena

Lo strappo nell’anima

Un giorno potrebbe capitarvi di andare nel Ghetto di Roma. Una volta giunti, camminerete verso il Portico di Ottavia, un luogo che personalmente amo molto. A pochi passi dal Portico di Ottavia, sulla facciata della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte, troverete affissa su un muro una targa in marmo bianco che riporta una data: 16 ottobre 1943. Quel giorno, a partire dalle cinque e mezzo del mattino, iniziava...CONTINUA...

Oz Amos

Contro il fanatismo

Università di Tubinga in Germania, 17, 21 e 22 gennaio 2002. Amos Oz tiene, nell'ateneo tedesco, tre interventi. Il saggio "Contro il fanatismo" non è che il frutto e il riassunto delle tre lezioni dello scrittore israeliano. L'11 settembre del 2001, quindi solo quattro mesi prima, gli Stati Uniti hanno subito l'attacco terroristico più violento della loro storia. Il mondo conosce, come mai aveva fatto prima, l'estremismo islamico e il suo inquietante potere. Il fanatismo viene vissuto da tutti con profonda e giustificata angoscia. Ed è proprio del fanatismo, delle sue innumerevoli forme,  delle...CONTINUA...