“Ma una cosa ci è apparsa chiara, come si suol dire, da star male. Non dovevamo farci illusioni. Non dovevamo sperare in un futuro radioso. Eravamo governati da tangheri e nemici della cultura. Non sarebbero mai stati con noi. Sarebbero stati sempre contro di noi. Non ci avrebbero mai lasciato dire ciò che ritenevamo giusto, perché loro ritenevano giusto qualcosa di completamente diverso. E mentre per noi il comunismo era un mondo fatto di libertà e creatività, per loro il comunismo era una società in cui la popolazione adempiva immediatamente e con piacere a tutte le istruzioni del partito e del...CONTINUA...
Fabio Giovannini e Marco Minicangeli nella loro “Storia del romanzo di fantascienza” così raccontano le diverse fasi letterarie dei due fratelli Strugatskij: “inizialmente è una descrizione ottimistica delle meraviglie future, poi lentamente la speranza utopistica diminuisce, arrivando fino a oscure metafore della burocrazia con Piknik na Obochine [ndr: da cui il film “Stalker” diretto da Tarkovskij]”. Ancora Darko Suvin: “Nella loro carriera i fratelli si spostarono da una visione relativamente solare in cui l’utopia poteva essere raggiunta in un vicino futuro, alla sensazione che le tensioni...CONTINUA...
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