“Vent’anni fa si spariva dalla vita politica per un avviso di garanzia. Oggi nemmeno una condanna in Cassazione viene considerata quanto basta (e avanza) per levarsi di torno […] Con il lupo che fa la vittima, e l’agnello già mangiato e digerito da un paese smemorato, ipnotizzato, incapace di ritrovare il bandolo della propria dignità”. Così Michele Serra il 28 agosto 2013 su "Repubblica". Tutto giusto, salvo quella frase iniziale. Pochi tra coloro che vent’anni fa hanno ricevuto un avviso di garanzia, nel pieno delle inchieste sulla corruzione e sui finanziamenti illegali ai partiti, e magari...CONTINUA...
“‘Perché non facciamo qualche trasmissione educativa?’ Lui mi guardò stupefatto, come se avessi detto chissà quale assurdità: ‘Ma ce le abbiamo già – esclamò, - non hai mai visto i programmi di quiz di Mike Buongiorno?’” (pag.48). Nel libro di memorie di Vittorio Dotti, una delle prime “colombe” di Forza Italia ad essere state impallinate, ne troviamo parecchi di questi siparietti tra l’attuale padre costituente Silvio Berlusconi e il suo ex avvocato e stretto collaboratore. Scritto in collaborazione con Andrea Sceresini, è la storia di un lungo rapporto professionale ed umano, dal 1980 al 1996...CONTINUA...
Anche ad avere idee del tutto diverse su temi come sviluppo, ambiente e stato dei conti pubblici una constatazione è comunque valida per tutti: non si è a favore di un progetto Tav perché si sappia nel dettaglio cosa accadrà, oppure perché si abbia un’idea precisa del suo rapporto costi-benefici, ma perché ci sono dei violenti – pochi, molti o moltissimi – che lo contrastano. Tanto basta, spesso a prescindere da tutto il resto. C’è soltanto da prendere atto come, appunto per questa ragione, il dissenso riguardo un’opera pubblica, in qualsiasi forma sia espresso, venga considerato (non da tutti...CONTINUA...
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