Come è ovvio fino ad oggi le pubblicazioni di saggi disneyani, intesi come biografie, vicende della The Walt Disney Studio, con tutto l’impatto sociale che ne è derivato, sono state innumerevoli. In questa prospettiva la “biografia romanzata” (cit.) “Mickey Mouse. La vera storia del topo più famoso del mondo” di Dario Amadei ed Elena Sbaraglia, ha il pregio di essere incentrato quasi esclusivamente sul personaggio di Topolino. Scelta oculata perché, come scrivono gli autori, ricordando perché non viene quasi mai citato Paperino: “perché non si può parlare di Donald Duck in poche righe, quasi fosse...CONTINUA...
Probabilmente fino a pochi anni proporre la recensione di un “fumetto” ad una rivista letteraria sarebbe sembrata un’assurdità; vuoi perché si aveva l’idea che la “nona arte” fosse appannaggio di storie adatte all’infanzia, vuoi perché si pensava che in fondo tutto quel mondo fosse incentrato sul disegno di grandissimi artisti tipo Floyd Gottfredson o Carl Barks. Le parole di Umberto Eco - “quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese” – però ci fanno capire che il fumetto in quanto tale non era da considerarsi semplicemente...CONTINUA...
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