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Giuseppe Berto
Lo storiografo dei disguidi è una raccolta di racconti vari, legati da un filo conduttore per lo più stilistico, ma certo anche tematico. Forbita e ricercata nelle forme, conduce quasi musicalmente lungo un percorso sinuoso, fatto di personaggi e storie attinti dalla quotidianità – principalmente toscana, come l’autore. Un percorso che direi essere tutto all’impronta di una misura di “stranezza” o a volte di eccentricità (e provocatorietà intellettuale) delle situazioni, che verrebbe da definire manganelliane...CONTINUA...
Viviamo in un’epoca di notevole spettacolarizzazione della malattia e dei suoi esiti – talvolta pure infausti. Pensiamo ai recenti outing della compianta presentatrice di Le iene, Nadia Toffa, o della cantante Emma Marrone. Messaggi di grande forza e intensità emotiva: tutto bene pensiamo ma talvolta, di fronte al rischio di una certa banalizzazione che promana dal circo massmediatico, ci viene da rimpiangere quando la malattia era una metafora (Il male oscuro di Giuseppe Berto, o il “mal sottile”, da Ippocrate e su fino a Thomas Mann). Susan Sontag...CONTINUA...
Francesco Targhetta ha vinto la XXVI edizione del Premio Berto con il romanzo Le vite potenziali, pubblicato da Mondadori.
La cerimonia di proclamazione si è svolta ieri, sabato 16 giugno, a Ricadi, città dove è sepolto lo scrittore cui il Premio è intitolato.
Nella cinquina dei finalisti erano presenti anche Carlo Carabba, Come un giovane uomo, Marsilio Editori; Oreste Lo Pomo, Malanni di stagione, Cairo; Mirko Sabatino, L’estate muore giovane, Nottetempo...CONTINUA...
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