Categoria:
il foglio letterario
Giuseppe Iannozzi finora l’avevo sempre letto e commentato come narratore, e come tale lo considero uno degli autori più incisivi della scena letteraria italiana. Leggendo la sua raccolta poetica Donne e parole, sono sceso alla matrice della sua visione del mondo scabra, disincantata e ironica. Questa sua opera omnia in versi fa proprie le vibrazioni – e le variazioni, musicalmente parlando – di un universo variopinto, che galleggia tra CONTINUA...
Un romanzo come “La ballata delle sette pietre”, che procede per interrogativi, apparenti metafore e volute incertezze, è facile si possa prestare alle più disparate considerazioni e interpretazioni; e nello stesso tempo è plausibile che soltanto pochi lettori vorranno classificare l’ultima opera di Antonio Messina semplicemente come letteratura fantasy o fantascienza. Quello che nell’introduzione di Ilaria Dazzi è definito come "tentativo di comprendere se sia possibile sacrificare il mondo della creatività, della speranza" (pp.7), davvero non consente di ricondurre il romanzo ad una delle categorie...CONTINUA...
Onestamente non ricordo come sia stata definita quella corrente letteraria (c’è però chi metterebbe il “letteraria” tra virgolette) che ha fatto capo a Brizzi e a tutti quegli autori che scrivevano dei loro sfigatissimi coetanei. Comunque si sia chiamata, visti certi risultati non proprio strepitosi anche se confortati da un grande successo di vendite, è plausibile che alcuni lettori, quelli meno sensibili al mainstream, nel leggere di un nuovo romanzo italiano “generazionale” e con protagonisti appunto giovani, tardo adolescenti, possano rimanere un po’ diffidenti. Diffidenza comprensibile, ma...CONTINUA...
Questa raccolta di racconti sembra uscita da uno stato di dormiveglia. L'autore, nella sua premessa iniziale, pone l'accento su tre elementi portanti: l'acqua, il sogno, la follia; sono certo caratteristiche importanti all'interno del narrato, e facenti parte della sua scrittura, ma da lettore il senso complessivo che ne ho avuto, appena terminata la lettura, è stato quello di uno stato di dormiveglia. Sarà forse stato un influsso inconscio del primo racconto, che dà il titolo anche alla raccolta, dove “È una forma d'intimità, quella che più avvicina la scrittura al sonno.” (pag. 17).
Il protagonista...CONTINUA...
Dopo vari anni Franchi porta a compimento la sua “Trilogia dell'identità”, comprendente "Disorder. Unknown pleasures", "Pagano" (editi da Il Foglio, di Piombino) e "Monteverde" (il cui titolo in bozze era "New Order", edito da Castelvecchi). “Trilogia dell'identità”, definizione che mi era rimasta impressa, senza sapere dove l'avessi letta, poi lo stesso autore mi ha detto che era stato lui a coniarla, in “una qualche intervista”: qui. (aggiornamento 2019: ora non più disponibile)
I tre romanzi si possono leggere come un unico viaggio del/i protagonista/i...CONTINUA...
POSTFAZIONE
Ogni romanzo di Antonio Messina riesce a stupirci e ci conduce in realtà sempre diverse e nuove. Dopo i racconti filosofico-fantasy di “La memoria dell’acqua” e le complicate trame de “Le vele di Astrabat”, dove la prosa era fitta di descrizioni e i personaggi si muovevano sulla scena dando vita a storie intrecciate, con “Ofelia e la luna di paglia” ci troviamo di fronte a un romanzo breve e scorrevole, in cui s’alternano in giuste dosi dialoghi e narrazioni, in una struttura polifonica. Sono infatti i vari personaggi, dal loro punto...CONTINUA...
“Nuvole di drago” è il primo di una serie di volumi sui viaggi di Luciano Troisio e contiene otto reportage da paesi asiatici (Laos, Vietnam, Cambogia, Tailandia, Giappone, Cina) realizzati in periodi diversi, tra il 1991 e il 2008. Si tratta di lunghi anni di frequentazione di queste terre e di conoscenza approfondita dei luoghi e delle popolazioni.
Luciano Troisio è un infaticabile globetrotter, ma è soprattutto uno scrittore e un letterato che ama coinvolgere i lettori nei suoi itinerari di viaggio.
CONTINUA...
Una raccolta poetica che si snoda lungo l’arco di dieci anni non è solo esperienza estetica, ma diviene anche percorso esistenziale, presa di coscienza di sé e delle proprie capacità.
La poesia di Gianfranco Franchi è figlia di centinaia di influssi diversi, all’insegna dell’eclettismo,della sperimentazione e di una straordinaria capacità d’interiorizzare gli autori: dai grandi classici antichi e moderni (Ungaretti, Campana, Gozzano solo per citarne alcuni) agli artisti rock, soprattutto Ian Curtis.
La cultura di Franchi è vastissima...CONTINUA...
Figure femminili evanescenti e danzanti compaiono in liriche d’amore, di omaggio, di evocazione: è la nuova raccolta poetica di Antonio Messina, dove troviamo voci e tematiche già presenti nella sua narrativa e qui sviluppate con altro tono.
La musicalità prevale e insistito è l’uso di una tecnica anaforica che segna il ritornare del tema, dell’immagine, nel desiderio di trattenerla prima della dissolvenza finale...CONTINUA...
NOTE A MARGINE DI UNA LETTURA
Ecco qua. Un titolo che capovolge. Vorrà dire qualcosa? Il primo album dei Joy Division ha come titolo Unknown Pleasures, e la sua prima canzone è Disorder. Ma qui, si rovescia contenitore e contenuto, eh. Prima di tutto, evitate di leggere la Prefazione e, se potete, anche la quarta di copertina. Non perché siano brutte, intendiamoci, fra l'altro fanno quello per cui sono state scritte, ma semmai leggetele come postfazione, ecco. Io le ho lette prima, ma arrivato in fondo avrei preferito non averlo fatto. Così si spiega questo...CONTINUA...
Follow Us