Categoria:
Inghilterra
Un libro che parla di musica, scritto da un musicista. Spesso quando si leggono le autobiografie di famosi musicisti, la musica è relegata al contorno e le pazze vicissitudini del protagonista si prendono la scena. In questo libro invece è decisamente il contrario.
L’autore è il britannico Richard Thompson, classe ’49, chitarrista e cantautore ancora oggi in attività. Considerato uno dei migliori chitarristi di sempre, fondatore dei Fairport Convention, un gruppo che probabilmente è più popolare...CONTINUA...
Un libro che racchiude in sé una testimonianza molto preziosa di un pezzo di storia recente, ossia i troubles irlandesi, o “la guerra sporca” come la chiama l’autore.
Michael Phillips, giornalista nordirlandese oggi residente a Bologna ma nato e cresciuto proprio a Belfast e dintorni durante quegli anni e che quindi ha vissuto sulla propria pelle la loro durezza e violenza, passando anche molti mesi in un carcere inglese di massima sicurezza con l’accusa di terrorismo.
Phillips...CONTINUA...
Leggendo "Le confessioni di Frannie Langton" di Sara Collins non ho potuto non pensare a "L'altra Grace" di Margaret Atwood, pubblicato per la prima volta nel 1996. In entrambi i romanzi ci si trova al cospetto di una ragazza che sembra aver ucciso i suoi "padroni". La storia di Grace Marks, realmente accaduta, si svolge in Canada nel 1843, quella di Frannie Langton, personaggio mai esistito, nella Londra del 1826. In entrambi i casi, il romanzo raccoglie le confessioni delle protagoniste. Narrazioni in...CONTINUA...
Quello che colpisce fin da subito in questo libro, è la sintassi. Frasi minime che diventano paragrafi, poche parole ma scelte bene, numero adeguato d’informazioni fornite in uno spazio limitato. Le pagine assomigliano così a una sorta di lista della spesa che scorre velocemente sotto gli occhi e che si rivela molto efficace.
Come il titolo suggerisce, trattasi di un racconto prevalentemente autobiografico: Cristiano...CONTINUA...
Romanzo ottocentesco in piena regola, "Le donne di troppo". Ottocentesco, autenticamente inglese e, quindi, vittoriano. Di conseguenza raffinato, borghese e meravigliosamente ridondante. Intere pagine di elegantissime elucubrazioni che permettono al lettore di inoltrarsi tra i dubbi, le percezioni e i tormenti dei numerosi personaggi che, naturalmente, popolano la storia. Gissing ha intessuto una vicenda appassionante e, per i tempi, piuttosto eccentrica e anticonvenzionale. "The Odd Women" è stato pubblicato per la prima volta nel 1893 e sicuramente in quel periodo erano ancora pochi gli autori...CONTINUA...
Si tratta senza dubbio di un bel libro, senza tante pretese, semplicemente una storia interessante, scritta bene e di facile lettura, con personaggi ben costruiti e situazioni intriganti.
Ci troviamo nella campagna inglese del primo Dopoguerra, Westerbridge è un sonnacchioso villaggio abitato soprattutto da contadini dove il pettegolezzo è lo sport principale e la vita prosegue immutata stagione dopo stagione.
Protagonista è la diciassettenne Shriley Fern, che narra in prima persona la vicenda. Shirley sta per finire la scuola, è una delle allieve più brillanti della sua classe e vorrebbe...CONTINUA...
Maria Stuarda. Penso a questa donna e, immancabilmente, mi vengono in mente le scene del film "Elizabeth: The Golden Age" di Shekhar Kapur. Mary Stuart, interpretata da Samantha Morton, si muove lentamente verso il patibolo nella sua veste rossa. Ha i capelli raccolti e la pelle diafana: impeccabile e regale fino all'ultimo istante. Sale sul patibolo...CONTINUA...
Ci sono vite che sembrano nate per diventare romanzo. E la vita di Elizabeth Chudleigh rientra a pieno titolo in questa categoria. Ad Alexandra Lapierre non è servita moltissima immaginazione per trasformare in letteratura l'intrigante ed avvincente esistenza della duchessa di Kingston. Nel sottotitolo, con l'uso di soli tre aggettivi, ne descrive rapidamente l'essenza: libertina, adultera, bigama. C'è altro? Ovviamente sì. Elizabeth Chudleigh è una donna eccentrica, stravagante, irruenta, originale, anticonvenzionale, eccessiva. Una donna che ha inventato il proprio destino piegandolo beatamente...CONTINUA...
Harry Bernstein è nato nel 1910. “Il muro invisibile” è il suo primo romanzo, terminato nel 2004 e pubblicato, per la prima volta, nel 2006. Questo significa che Bernstein, pur avendo praticato a lungo l'arte della scrittura (è stato freelance, articolista e redattore), ha debuttato nel mondo della narrativa alla veneranda età di 94 anni.
Il muro citato nel titolo è invisibile perché fatto di pregiudizi, rancori, incomprensioni e fondamentalismi, un muro che, seppur non percepibile alla vista, è forse più impenetrabile di quanto possa essere uno fatto di calce e mattoni. Il muro invisibile di...CONTINUA...
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