Categoria:
lavoro
'Ai proletari di tutti i paesi / Agli illetterati e agli sdentati / con i quali ho tanto imparato riso sofferto e lavorato' (J.Ponthus)
'La fabbrica mi ha calmato come un lettino Se dovevo impazzireImpazzivo i primi giorni ai gamberetti ai bastoncini di pesce al mattatoio Impazzivo la notte del tofu La fine della fabbrica sarà come la fine dell’analisi Sarà semplice e chiara come una verità La mia verità' (J.Ponthus)
' ...il fine di tutto il nostro esplorare/ sarà di giungere al punto da cui siamo partiti/...CONTINUA...
Il titolo di questo libro già rimanda ad una tematica di tipo lavorativo: in inglese infatti, quando si dice “a 9 to 5 job”, “un lavoro dalle 9 alle 5”, s’intende proprio il classico lavoro d’ufficio. In questo caso, l’orario si estende fino alle 6 forse per includere la pausa pranzo, una sottigliezza che forse serve a far presagire lo spirito aziendale che verrà descritto nelle pagine che seguiranno.
Il protagonista Alex Magni è un giovane di belle speranze che dalla sua parte ha l’età, il bell’aspetto, la cura di sé stesso, la sicurezza, l’intelligenza e numerosi titoli e premi di studio....CONTINUA...
Il carico di lavoro gravoso, la retribuzione inferiore rispetto ai colleghi maschi, il mancato rispetto, le attenzioni sgradite e il malcontento da tenere sempre sotto controllo per non incorrere in frasi sessiste: “trovati un uomo - hai le tue cose? - sei in menopausa?”, fino ad arrivare a vere e proprie molestie fisiche.
Il meccanismo culturale che alimenta la discriminazione di genere sul lavoro, porta spesso le donne ad abituarsi al non-riconoscimento dei diritti, anche in considerazione del fatto che il confine tra seduzione e molestia è talvolta sfuggente.
“non è questione di ciò...CONTINUA...
Quello che colpisce fin da subito in questo libro, è la sintassi. Frasi minime che diventano paragrafi, poche parole ma scelte bene, numero adeguato d’informazioni fornite in uno spazio limitato. Le pagine assomigliano così a una sorta di lista della spesa che scorre velocemente sotto gli occhi e che si rivela molto efficace.
Come il titolo suggerisce, trattasi di un racconto prevalentemente autobiografico: Cristiano...CONTINUA...
“Basta! Mollo tutto e me ne vado agli antipodi!” Sarà capitato a tutti di fare un pensiero simile almeno una volta. L’idea di lasciare la propria routine, mandare a quel paese tutto e tutti e cominciare una nuova vita da zero è di certo affascinante e non priva di sfide.
“Viaggiare Senza Soldi” è fondamentalmente una guida per coloro che fanno sul serio: è scritta da persone che hanno trovato il coraggio di fare il grande passo, svolgendo i mestieri più disparati, vivendo avventure incredibili e situazioni...CONTINUA...
“Un sogno chiamato rivoluzione” inizia da un pogrom, quello che si abbattè sulla comunità ebraica di Kishinev, in Russia, nel 1903. E ci imbattiamo immediatamente in un uomo, Shlomo Weizman, che corre disperatamente lungo le strade del quartiere ebraico per cercare di trarre in salvo sua nipote Chaya. E’ da questo drammatico evento che Filippo Manganaro parte per dare vita ad un appassionante romanzo nel quale sono sapientemente amalgamati eventi storici reali e storie di personaggi inventati, come Shlomo e Chaya. I due protagonisti, dopo...CONTINUA...
Storie di ingiustizie, dolore e riscatti
“Due file di bambini, una di fronte all’altra a salutare chi stava arrivando. Ci trovammo così a passare tra quelle ali spiegate nel segno dell’innocenza. La strada di terra battuta, cosparsa di petali rosa. Le bambine e i bambini cantavano un inno di gioia, tra le mani giunte, fiori di campo e a ogni ospite un inchino con la fronte e un sorriso. […]I bambini sorridevano...CONTINUA...
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