Categoria:
letteratura catalana
L'estate è appena cominciata e ecco qualche consiglio di lettura da parte di alcune persone della redazione per passare il tempo piacevolmente, ovunque voi siate. Tanti libri e molta varietà, tra romanzi e racconti, saggi e poesie, immersioni nella Storia e nelle storie, nei miti, nelle vite vissute o inventate, con la finzione che racconta la realtà, la realtà che ispira la finzione, e l'immaginazione che fa da legante.
Francesco Ricapito
Nelson George, Il Cuore...CONTINUA...
“Oggi non hanno lavato le strade e a Dan spiace: è sempre gradevole mettere a bagno le suole di gomma delle scarpe. Più che gradevole, è utile. Un ragazzo gli ha detto...
Attraversa, facendo attenzione ai veicoli che potrebbero arrivare da sopra, perché la strada è a senso unico. Oggi, però, non circola praticamente nessuno. C’è solo una macchina della polizia, ferma all’angolo qualche metro più avanti. Non si vedono neppure pedoni e i negozi non hanno ancora aperto. È troppo presto.
Cambia la cartella di mano e sale...CONTINUA...
Con 160 espositori, decine di eventi, laboratori, reading letterari e tante novità, il Pisa Book Festival, da sedici anni appuntamento tradizionale d’autunno con i libri e gli editori indipendenti, torna a catturare i lettori di tutta Italia dal 9 all’11 novembre al Palazzo dei Congressi di Pisa. Questa mattina a Firenze, nella Sala Cutuli di Palazzo Strozzi Sacrati della Regione Toscana, è stato presentato il programma della sedicesima edizione del primo e più importante salone nazionale del libro organizzato in Toscana dedicato agli editori indipendenti...CONTINUA...
"Via delle Camelie" è uno dei miei libri ad occhi chiusi. Ossia uno di quei libri che ho scelto ed acquistato senza sapere nulla. Mi ha colpito l'immagine di copertina. Mi ha colpito il nome di una scrittrice che non conoscevo. Mi ha colpito il titolo che porta con sé il nome di un fiore. Tutto qui. Una scatola chiusa ed intatta che, fortunatamente, racchiude interessanti sorprese. Perché la Rovereda, a me del tutto sconosciuta fino ad oggi, si è rivelata una scrittrice affascinante che non potrò non riprendere ed approfondire ulteriormente. Il suo scrivere spedito si concretizza nel monologo ininterrotto...CONTINUA...
Leggendo "Il violino di Auschwitz" mi sono tornate alla mente alcune scene del film "Il servo ungherese" di Giorgio Molteni e Massimo Piesco. Mi riferisco alle sequenze che mostrano un gruppo di deportati costretti a suonare per il diletto dell'ufficiale SS che controlla il campo di sterminio in cui sono rinchiusi. Uomini ridotti allo stremo eppure indotti a riprendere in mano strumenti musicali abbandonati da tempo e a suonarli perché il loro aguzzino vuole divertirsi...CONTINUA...
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