Categoria: letteratura sovietica

Strugackij Arkadij, Strugackij Boris

È difficile essere un dio

“Ma una cosa ci è apparsa chiara, come si suol dire, da star male. Non dovevamo farci illusioni. Non dovevamo sperare in un futuro radioso. Eravamo governati da tangheri e nemici della cultura. Non sarebbero mai stati con noi. Sarebbero stati sempre contro di noi. Non ci avrebbero mai lasciato dire ciò che ritenevamo giusto, perché loro ritenevano giusto qualcosa di completamente diverso. E mentre per noi il comunismo era un mondo fatto di libertà e creatività, per loro il comunismo era una società in cui la popolazione adempiva immediatamente e con piacere a tutte le istruzioni del partito e del...CONTINUA...

Platonov Andrej

Takyr

“Takyr”, novella ambientata nel deserto del Turkmenistan, fu scritta da Andrej Platonov nel 1934 approfittando dell’occasione offertagli da Maksim Gorky: recarsi con una nutrita compagnia di scrittori fedeli al regime nella regione asiatica, celebrare con un’opera collettiva il decimo anniversario del Turkmenistan sovietico e così, dopo le censure subite, tornare a tutti gli effetti al suo ruolo di letterato. Ricordiamo infatti che Platonov ebbe il “torto”, col suo romanzo “Vprok” (A buon pro)...CONTINUA...

Strugackij Arcadij, Strugackij Boris

La chiocciola sul pendio

“Si possono contare sulle dita di una mano coloro che hanno capito appieno l’intenzione degli autori. Eppure, in tutto il romanzo avevamo disseminato degli indizi che potessero aiutare a decodificare la nostra simbologia all’interno della storia” (pp.264). Ed ancora: “Immaginate che, su un certo pianeta, vivano due diverse specie intelligenti. E che queste specie abbiano ingaggiato una lotta per la sopravvivenza, una guerra […] ma è una guerra biologica che, a un osservatore esterno proveniente dalla Terra, può non sembrare affatto una guerra” (pp.254). Così scriveva Boris Strugackij riguardo CONTINUA...

Orlov Vladimir

Danilov, Il Violista

Bisogna stare a tenti a leggere bene il titolo di questo libro, non è “Il Violinista”, come pure io ho pensato finché non l’ho iniziato, bensì il “Il Violista”. Non di violini, bensì di viole infatti si occupa il protagonista, Danilov, musicista di professione e demone a contratto basato sulla Terra. Madre umana, padre demone, il nostro appartiene ad entrambi i mondi e a nessuno di questi. Ecco perché la comunità demoniaca ha deciso di lasciarlo sulla...CONTINUA...