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Luigi Ciotti
“Non mi sento comodamente e presuntuosamente, dalla parte giusta. La parte giusta non è un luogo dove stare; è, piuttosto, un orizzonte da raggiungere. Insieme. Non mostrando i muscoli e accanendosi contro la fragilità degli altri” (pp.9). Così Don Luigi Ciotti a premessa della sua lettera al “razzista” contemporaneo, che subito sfugge al rischio di ridurre il suo scritto a classico pamphlet e polemica spicciola. Premessa, a ben vedere, necessaria perché proprio in assenza di una politica che si possa definire tale, ovvero dotata di una visione complessiva, caratterizzata da una solida cultura...CONTINUA...
“Pane sporco” segue a ruota “Il papa gesuita”, “Corrosione” – opere sempre di Vittorio V. Alberti - e, sotto una prospettiva parzialmente diversa e tutta italiana, torna su una piaga che da tempo immemorabile infetta la nostra società: l’espressione l’ha infatti usata papa Francesco “riferendosi alla corruzione, ovunque essa si trovi, in tutte le istituzioni, compresa la sua […] Questo pane sporco porta dritto al rafforzamento delle mafie: è, insomma, il punto di raccordo perfetto tra corruzione e mafia” (pp.54). Non certamente un’analisi limitata alla sfera penalistica e agli art.318-322 del codice...CONTINUA...
Poco più di tre mesi e sapremo se l'attuale Costituzione italiana - criticabile finché si vuole ma almeno comprensibile e opera di personaggi d'indubitabile valore intellettuale - sarà definitivamente stravolta grazie all'impegno profuso dal ministro Boschi, dall'onorevole Verdini e dagli scherani della maggioranza governativa. Come possiamo leggere nella quarta di copertina del piccolo libro "Io dico No", "l'esito inciderà profondamente sulle regole della democrazia e sulla vita quotidiana dei cittadini", anche se probabilmente ancora pochi elettori se ne rendono...CONTINUA...
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