Categoria:
lutto
"Carico l’ultima valigia nel bagagliaio della Yaris. Non ci sta più niente qui dentro. Papà lo diceva sempre che era troppo piccolo. Mi viene da piangere, ma non posso […] Ora non c’è freddo. Si sta bene. Si è sempre stati bene a casa nostra" (pp.7).
Le prime parole di “Io e Gio” ci introducono in una storia che potremmo definire “di formazione”, anche se apparentemente – ma soltanto apparentemente - la vicenda dei due fratelli protagonisti, il ventitreenne Pietro e il dodicenne Giovanni “Gio”, potrebbe...CONTINUA...
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