Categoria:
medio oriente
Trattasi del terzo libro di una trilogia chiamata “Islamitudine”, e di cui il secondo libro, “Pane e Allah” è recensito su questo sito sempre dallo scrivente. Ognuno dei libri è una raccolta di racconti e pertanto non serve leggerli in ordine, è comunque vero che aiuta sempre seguire il percorso che l’autore prevede per le proprie opere.
In questo caso l’autore sembra focalizzare l’attenzione sull’incontro tra la cultura araba e quella occidentale, trasportando personaggi dall’una all’altra parte per vedere cosa succede. Abbiamo quindi una serie di racconti che spaziano nel tempo e nei generi...CONTINUA...
È un castello conosciuto con diversi nomi: in arabo lo chiamato “Hosn al-Akrad”, la Fortezza dei Curdi. In Occidente lo conosciamo meglio come il Krak dei Cavalieri, il maggior esempio di castello medievale crociato. Gli abitanti dei villaggi vicini hanno notato degli strani movimenti. Camion che caricano e scaricano all’interno del castello nel cuore della notte, macchine con targhe strane, con stemmi araldici mai visti prima. Poi qualcosa in quei traffici va storto. Un’auto uscita dal castello al chiarore dell’alba finisce in una scarpata. I due passeggeri morti. Una guida turistica locale ritrova...CONTINUA...
Caso ha voluto che abbia letto questo libro proprio durante la nuova invasione turca del nord della Siria ai danni del popolo curdo che qui vive. Si tratta solo dell’ultimo atto in ordine cronologico del conflitto tra questi due popoli e fortunatamente non è passato sotto il silenzio dei media internazionali.
Come spiegato nelle prefazioni del libro, “Tu” è il primo romanzo tradotto direttamente dal kurmanji, la lingua curda, all’italiano e a quanto pare è solo il primo di una collana...CONTINUA...
Ancora a tre anni di distanza dalla sua pubblicazione, Il Grande Iran di Giuseppe Acconcia rimane uno dei migliori strumenti di avvicinamento all’Iran e alla sua complessità politica, economica e culturale. Un Iran grande, è un Iran che si riaffaccia da protagonista sullo scacchiere mediorientale, che riempie i vuoti lasciati negli ultimi anni dall’ondivaga...CONTINUA...
"La felicità araba" è un libro obsoleto. Infatti della rivoluzione siriana raccontata da Shady Hamadi, iniziata nel marzo del 2011 in maniera pacifica, vivace e propositiva soprattutto grazie a tantissimi giovani che scendevano in piazza, oggi, nel 2016, non rimane praticamente nulla. Quando Hamadi ha scritto le pagine de "La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana", probabilmente mettendo insieme testi scritti per ragioni diverse in momenti diversi, la rivoluzione siriana, vista con...CONTINUA...
Il 17 dicembre 2010 Mohamed Bouazizi, un trentenne tunisino, si è dato fuoco di fronte alla sede del municipio della sua città. Un gesto estremo ed esasperato che ha una valenza simbolica, umana e storica particolarmente rilevante visto che a seguito del suicidio di Mohamed ha preso il via la cosiddetta "Rivoluzione dei gelsomini" che ha rappresentato uno dei momenti fondamentali del più ampio movimento di protesta della "CONTINUA...
Chi non sapesse nulla di Barbara Schiavulli e leggesse "Le farfalle non muoiono in cielo" può facilmente intuire che ci troviamo di fronte alla penna di una cronista di guerra. Una donna che possiede una discreta confidenza con i conflitti e ne conosce gli aspetti più tragici e contorti. Gli attentati, in numerosi Paesi del Medio Oriente (e non solo), sono pane quotidiano. La pratica di "attentare" la vita di persone innocenti, purtroppo, è uno degli strumenti messi in atto per combattere il nemico.
Israele e Palestina. Entità che sembrano costrette ad una guerra che pare infinita. Ragazzi nati...CONTINUA...
Istanbul, anno 1591. Un uomo è stato ucciso e gettato in un pozzo. E’ lui a raccontarci la propria morte nel primo capitolo del libro. Raffinato Effendi, questo il suo nome, lavorava come miniaturista. Il suo compito era quello di realizzare le splendide dorature che arricchiscono gli eleganti e preziosi libri del Sultano. Ma chi lo ha ucciso? E perché lo ha fatto?
Con questo misterioso omicidio Pamuk apre quello che forse è il suo romanzo più celebre. La sensazione è che l’autore abbia voluto tingere di giallo la vicenda narrata solo per renderla più intrigante agli occhi del lettore. In verità...CONTINUA...
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