Categoria:
metafisica
Quanto possa significare una frase come “La finitezza specchio del nulla” – lo scrive lo stesso Massimo Frana, curatore dell’opera - è probabilmente il nucleo centrale della ricerca di Franco Oliva. Ne è scaturito un libro di non facile lettura, non fosse altro per aver voluto concentrare le innumerevoli riflessioni in meno di duecento pagine: in sostanza un excursus sull’umana finitezza che ha coinvolto, con uno sguardo interdisciplinare, non soltanto la storia della filosofia in quanto tale ma, altresì, il pensiero teologico, la mistica, la letteratura, la fisica, la psicologia. Una finitezza...CONTINUA...
Ci sono due città: la città dei vivi, la città dei morti. C'è uno sbirro morto che si chiama D'Arco, ha gli occhi bianchi e mille cicatrici. È lui a narrarci questa storia. C'è un uomo misterioso, Lazlo, che gli affida un incarico, e lui non può che accettare. C'è un canto che si leva ogni notte dalla città dei morti: è il canto dei bambini uccisi. C'è un bambino che non canta: è la guida per risolvere il caso. C'è un passaggio, dalla città dei morti a quella dei vivi, così come c'è per il viaggio contrario. C'è un'organizzazione criminale che uccide i bambini, sempre di più. C'è un Uomo di luce...CONTINUA...
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