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Michel Gondry
Per superare la sua crisi d’identità artistica, Caden Cotard (P. Seymour Hoffman), un noto regista teatrale, decide di mettere in scena la sua vita e i suoi fallimenti umani: l’abbandono da parte di sua moglie Adele, che si trasferisce a Berlino con la loro bambina, una successiva relazione naufragata sul nascere con una donna, Hazel, che gli rimarrà nel cuore per sempre, una storia d’amore con la sua prima attrice, più compagna d’arte che di vita, e poi le sue malattie psicosomatiche, le ipocondrie, la costante paura della morte che è in realtà visione anticipatrice dell’inesorabile. La messa...CONTINUA...
Alla fine, quando i due innamorati si addentrano nel mare di cellofan, adagiati su un cavallo giocattolo di pezza dai movimenti improbabili, trasportati da una barchetta di cartone, sembra fuor di dubbio che il sogno sia più potente della realtà. Sembra e forse lo è veramente, o quanto meno Michel Gondry pare esserne certo. Per lui il sogno è potenza, energia allo stato puro, opposizione ma allo stesso tempo comprensione e spiegazione di una realtà materica che non può e non deve essere solo ragione, razionalità, ordine stabilito e predeterminato. Pertanto costruisce...CONTINUA...
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