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Motel Life
Esiste un intero filone della letteratura americana che si occupa di distruggere la tradizionale narrazione del famoso “sogno americano”. Nulla di nuovo: a livello musicale, infatti, basta solo pensare a molte delle canzoni di Bruce Springsteen, spesso vecchie di qualche decennio, dove appunto la mistica narrazione del “working man” che riesce a provvedere per sé e la sua famiglia solo con duro lavoro e buone intenzioni viene decostruita e fatta a pezzi.
Willy Vlautin non è nuovo a questa tematica, come dimostra il suo altro libro recensito, sempre dal sottoscritto, qui su Lankenauta, CONTINUA...
Alle porte della stagione invernale, qualche consiglio di lettura:
Andrea Brancolini
Elsa Morante, L'isola di Arturo, Einaudi
"Memorie di un fanciullo" recita il sottotitolo. Quali memorie può avere mai un fanciullo, una persona con così pochi anni alle spalle? Il primo capitolo titola "Re e stella del cielo", e il narratore ci rivela appunto che il suo nome è quello di una stella e di un antico re e pure di Rimbaud.
Fausta...CONTINUA...
Un libro che ha il sapore dei vecchi romanzi che parlano degli ultimi e dei dimenticati, degli “sbandati”: quei personaggi che ritroviamo nei romanzi di Charles Dickens, Jack Kerouac, Charles Bukowski e Bruce Chatwin, o nelle canzoni di Woody Guthrie, Bob Dylan e Bruce Springsteen.
C’è un’atmosfera particolarmente statunitense, non americana, perché ad onor di geografia, l’America è ben più grande dei soli Stati Uniti: ci troviamo in quelli che sembrano i primi anni ’90, a Reno, nello...CONTINUA...
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