Categoria:
Movimento Sociale Italiano
“Altro che fantasia al potere. Una barzelletta, lo ammetto. Ma l’essenza di quei primi anni Ottanta a Roma era lo sfrenato, disperato, bisogno di comunicare chi e cosa eravamo. Come se la violenza del passato decennio avesse lasciato una ferita indelebile. Volevamo parlare, urlare. Dovevamo farlo per toglierci di dosso delle ignobili e superficiali etichette imposteci da chi, negli anni precedenti, aveva colorato di rosso le strade della nostra città. A chi aveva creato mostri, relegandoci al di fuori di ogni consesso. Sentivamo che, a ben vedere, potevamo...CONTINUA...
“Fu la fedeltà alle narrazioni ascoltate a casa a portarla in mezzo agli scomposti anni Settanta, con un bagaglio di pochissime, incrollabili certezze: bisognava essere diversi. Aspettava l’ingresso al liceo come fosse un lasciapassare per la politica vera, quella dei ragazzi che aveva visto in piazza, quella degli slogan gridati nei megafoni, quella che ai suoi compagni di scuola media non interessava, quella che interessava solo a lei e a pochi altri, che lei s’immaginava come migliori, avvolti da un’aureola di eroismo, solo perché non scappavano davanti...CONTINUA...
“Eravamo dei radicali, nel senso etimologico del termine. Ci consideravamo apocalittici che si rifiutavano sistematicamente di farsi integrare in qualunque ordine. In noi pesavano molto il kulturpessimismus di Evola e Spengler, ma anche le teorie di George Sorel. Sindacalisti rivoluzionari da una parte, mistici cristiani dall’altra eravamo cattoanarchici di destra con visioni etico-sociali di estrema sinistra”. (p.60)
Questa testimonianza di un allora giovane Franco Cardini, oggi stimato – ma sempre orgogliosamente “non integrato” – storico...CONTINUA...
Io non so dimenticare / la mia rabbia e la vergogna / nel vedere un ragazzino / che era già messo alla gogna / per aver voluto dire / "Io non posso dimenticare / un passato dignitoso / per il quale provo onore" / E veniva trascinato / per i corridoi di scuola / col cartello appeso al collo / con su scritta una parola / che per noi voleva dire / uno con un ideale / ma per tutto quanto il mondo / era il simbolo del male / E noi siamo ancora qui / per ricordare / e noi siamo ancora qui
per chi vuol dimenticare / Io non posso più scordarmi / del suo corpo sul selciato / e del fiore che...CONTINUA...
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