Proporre delle classifiche nel campo dell’arte musicale, e dell’arte in generale – lo sappiamo bene - è una gran stupidaggine; ma nel caso di Ettore Bastianini, quando leggiamo “La più bella voce al mondo”, probabilmente gran stupidaggine non è. Non lo è perché, pur a distanza di oltre cinquant’anni dalla morte, malgrado una vita breve e una carriera altrettanto breve, gli appassionati d’opera ancora lo ricordano con un’ammirazione riservata a nessun altro baritono della storia. E non soltanto per la sua vocalità. Con questa consapevolezza, esattamente in occasione del centenario dalla nascita...CONTINUA...
La Turandot, frutto di un progetto talmente ambizioso che forse frenò lo stesso impeto compositivo di Puccini, proprio in virtù di questa sua complessità, più di altre è stata definita opera ricca di molteplici possibilità espressive. “Possibilità” non significa che concretamente, da quel lontano 1926 ai giorni nostri, teatri e sale d’incisione non ci abbiano offerto molte concertazioni che si distaccassero da una visione interpretativa tradizionale, tutta sfarzo e potenza vocale. Fermo restando che contraddittorietà non è necessariamente sinonimo di negatività ma semmai può essere motivo...CONTINUA...
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