Categoria:
Oscar
Marie freme dietro un vetro trasparente.
È giunta in aeroporto per prendere Ahmad che appare spaesato, esitante al punto da chiedere informazioni sulla via d’uscita.
Non la vede.
Marie non desiste, si dimena in tutti i modi, battendo il pugno, gesticolando.
E desidera apparire al meglio tanto da nascondere la fascia elastica che le cinge il polso.
Chiedendo aiuto ad una passante, riuscirà finalmente ad attirare l’attenzione...CONTINUA...
A chi consigliare Love and Monsters?
Me lo sono chiesto nonostante cerchi di scongiurare il vizio, tremendamente invitante, di propormi come consulente cinematografico.
Guizzi di spocchia a parte, mi sono interpellato sul suo potenziale pubblico perché questo film è un sapiente jolly da giocarsi, in grado di soddisfare più palati.
Piacerà a chi desidera un’avventura teen con attori bellocci, ma anche a chi vuol concedersi uno spettacolo apocalittico fatto a dovere.
E colpirà...CONTINUA...
Non ce l’hanno fatta.
Due esseri così belli e imperfetti hanno perso l’occasione di essere felici insieme.
In ‘Marriage Story’ di Noah Baumbach, sono Charlie e Nicole a raccontarci il loro fallimento.
Due artisti sensibili e talentuosi che hanno deciso di intrecciare le loro vite, non solo in scena. Nicole, ninfetta prodigio di Hollywood, si infatua del teatro d’avanguardia e del suo regista carismatico. Nasce il connubio. Charlie la sceglie come musa trascinandola a New York ma la sua influenza fagociterà la donna al punto da allontanarla. Ingaggiata per una serie televisiva, condurrà...CONTINUA...
Spero ostinatamente nel lieto fine.
L’happy ending è prerogativa dei romanzi d’appendice, e so benissimo che il dramma è considerato il genere principe del cinema. Eppure di fronte agli spettacoli più crudeli fremo per l’epilogo giustizialista.
L’acerbo spettatore che è in me si ripropone.
Chi ha già visto “La Favorita” capirà quanto sia uscito disfatto dalla sala.
Colpito così in profondità da portarmi il segno di un graffio, di un morso allo stomaco che ho aspettato si rimarginasse.
Sono questi i colpi inferti dall’ultimo lavoro di Yorgos Lanthimos, regista greco coccolato dai...CONTINUA...
“Tu cosa fai qui? Leggo libri, trascrivo musica”.
Lo spot di Chiamami col tuo nome non attinge ad altro.
Niente frasi ad effetto sul senso della vita o sulla caducità dell’amore. Gli ultimi prodotti del nostro cinema sembrano voler risolvere le crisi esistenziali dello spettatore, portarlo in sala per rivedersi in quel protagonista avvilito e scontento quanto o più di lui.
Guadagnino zittisce i bonzi tibetani (per dirla alla Battiato), promuovendolo con questo secchissimo dialogo fra i due protagonisti.
Dal tono suadente dei doppiatori, quella che potrebbe passare per una chiacchiera...CONTINUA...
È il momento di spegnere le candeline. E sono ben 65 per Jep Gambardella, temuto giornalista mondano trasferitosi a Roma. Conduce una vita leggera, in traballante equilibrio tra una notte di sesso e un trenino danzereccio. È rimasto invischiato nelle vuote esistenze di personaggi folkloristici e alienati, attaccati alle loro fragilissime certezze, tutti più o meno intenti a nascondere i loro sonori fiaschi. Nessuno riesce a salvarsi dalla sua sprezzante critica; né gli arroganti amici dalle pompose quanto inconsistenti pretese, né i ridicoli artisti d’avanguardia, bravi solo a gettar fumo sulle...CONTINUA...
Il libro di Governi su Anna Magnani è uscito, per la prima volta, nel 1981 edito da Bompiani. Poi, nel 2008, a cento anni esatti dalla nascita di Anna Magnani, è stato aggiornato integrando nuova documentazione ed ulteriori testimonianze e ripubblicato per Minimum Fax. Nel 2014 arriva anche l'edizione Beat che ripropone il lavoro del 2008. "Nannarella" è un po' romanzo, un po' biografia, un po' storia del cinema. Giancarlo Governi domina con passione e competenza una materia che, chiaramente, conosce molto bene. Dalle sue pagine traspare non solo la grande ammirazione per un'attrice immensa come...CONTINUA...
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