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Palestina
L’impressione è che “L’hurlement”, sia stato scritto da Tahar Ben Jelloun, a partire dal 7 ottobre 2023, di giorno in giorno, quasi a voler cristallizzare le emozioni suscitate a caldo da quanto sta accadendo tra Israele e la Palestina. Emozioni che, in questo brevissimo pamphlet, risultano sempre mitigate dal buonsenso dell’artista che, in tutta evidenza, ancora crede agli “scrittori e artisti in cerca di pace. È una ricerca simbolica, perché tutto quello che hanno è una penna e un pennello […]...CONTINUA...
Ludovico Antonio Muratori scrisse che “lo spirito della parzialità o dell'avversione troppo sovente guida la mano de gli storici”. Ce ne siamo accorti più volte. Quindi ci voleva giusto un giornalista di professione come Marco Travaglio, seppur laureato in storia, per tentare di fare un minimo di chiarezza sulle reali origini del conflitto Israele-Palestina; mentre intanto – purtroppo anche col contributo di storici accademici – sembra che, invece di ragionare, capire, informarsi, ci si debba necessariamente arruolare, vuoi tra le fila dei filo-israeliani senza se e senza ma, vuoi tra le fila dei...CONTINUA...
"La cartolina" è un libro complesso e affascinante. Una splendida lettura che coinvolge fin da subito perché racchiude in sé molti rilevanti elementi, narrativi e umani: è un romanzo biografico ma anche saga familiare, è una sorta di giallo con tanto di indagine correlata, ma anche un testo d'interesse storico, un memoir ma anche un'analisi intima di cosa voglia dire, oggi come un tempo, essere ebrei. Il peso del vissuto, qui, porta con sé immani...CONTINUA...
In "Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea" c'è la storia e c'è la Storia. La storia è quella di personaggi che, con le loro minime vicende di vita, attraversano quella che chiamo Storia. E la Storia è rappresentata dalla nakba, una parola araba che vuol dire "catastrofe": "la tragedia che segnò l'esproprio violento delle terre e delle proprietà dei palestinesi da parte dello stato di Israele appena nato". C'è stata una diaspora palestinese negli anni '40, una diaspora che la...CONTINUA...
Questo non è un libro facile, non è di quelli che si possono leggere la sera a letto dopo una lunga giornata, o in autobus andando al lavoro, o aspettando il proprio turno dal dentista. Richiede silenzio, concentrazione interiore e per i più curiosi e perfezionisti pure un rapido accesso a Wikipedia. Ai fini di una piena comprensione del libro risulta estremamente utile la prefazione di Ugo Persi, che è anche uno dei due traduttori, in particolare consiglio di leggerla sia prima che dopo averlo finito.
Il titolo del libro viene dal nome di un uccello leggendario della tradizione persiana, la...CONTINUA...
Dimentichiamoci di leggere il romanzo di Selma Dabbagh con l’occhio dello storico o dell’appassionato di geopolitica, in cerca di lumi su Hamas, sulle cause delle operazioni Piombo fuso, Colonna di nuvole, Margine di protezione. È vero che l’autrice per anni è stata un avvocato nota per il suo impegno professionale in favore della causa palestinese, ma “Fuori da Gaza” è innanzitutto...CONTINUA...
Chi non sapesse nulla di Barbara Schiavulli e leggesse "Le farfalle non muoiono in cielo" può facilmente intuire che ci troviamo di fronte alla penna di una cronista di guerra. Una donna che possiede una discreta confidenza con i conflitti e ne conosce gli aspetti più tragici e contorti. Gli attentati, in numerosi Paesi del Medio Oriente (e non solo), sono pane quotidiano. La pratica di "attentare" la vita di persone innocenti, purtroppo, è uno degli strumenti messi in atto per combattere il nemico.
Israele e Palestina. Entità che sembrano costrette ad una guerra che pare infinita. Ragazzi nati...CONTINUA...
Università di Tubinga in Germania, 17, 21 e 22 gennaio 2002. Amos Oz tiene, nell'ateneo tedesco, tre interventi. Il saggio "Contro il fanatismo" non è che il frutto e il riassunto delle tre lezioni dello scrittore israeliano.
L'11 settembre del 2001, quindi solo quattro mesi prima, gli Stati Uniti hanno subito l'attacco terroristico più violento della loro storia. Il mondo conosce, come mai aveva fatto prima, l'estremismo islamico e il suo inquietante potere. Il fanatismo viene vissuto da tutti con profonda e giustificata angoscia. Ed è proprio del fanatismo, delle sue innumerevoli forme, delle...CONTINUA...
La quarta di copertina prometteva molto bene: “Un libro che rifiuta la solidarietà astratta con uno dei contendenti - anche se non nasconde la simpatia per la causa palestinese – e abbraccia la tesi che nessuno dei due è investito da una missione superiore”.
Non solo: si ribadisce che il libro nasce dalla volontà di stabilire principi oggettivi, indiscutibili su cui fondare una seria discussione e cercare una soluzione al conflitto israelo-palestinese.
Alain Gresh, caporedattore di “Le Monde diplomatique” con questa sua opera pare essersi prefissato un obiettivo fin troppo ambizioso e ben sintetizzato...CONTINUA...
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