Categoria:
pazzia
"Guido veloce, devo andare via. Veloce, non mi interessa delle visioni. E se investi qualche passante in carne e ossa? Non mi interessa. I santi corrono dietro. Dicono: fermati, fermati! Non mi fermo, devo andare. Mi viene un pensiero. Penso che non ci siamo. Uno dice: non ci siamo. È come dire che non sei in bolla, sei mezzo scemo. Io penso: non ci siamo, ma non per la bolla. Penso che proprio non ci siamo, al mondo. Al mondo non c’è nessuno. Te ci sei? Io, di sicuro, non ci sono."
I Mattoncini che compongono questa bizzarra trilogia sono tre visioni...CONTINUA...
“La follia mette tristezza, più di altre malattie. Anche quando si attesta la remissione dei sintomi. Anche se la coscienza ci rimette ogni peccato”. Queste le rimostranze – per così dire - di Angelantonio Poloni a un editore che ha ignorato i suoi scritti sulla follia. Scrittura che, per questo forse ex folle, rappresenta un’esigenza terapeutica soprattutto adesso che si è ritrovato fuori dalla Casa delle farfalle ed è costretto, dopo il ricovero, ad affrontare, con tutte le sue fragilità il nuovo mondo fragile che lo aspetta: compresa la convivenza con i genitori anziani e la ricerca di una degna...CONTINUA...
“La mia vita è qui, nel manicomio di Lucca. Qui si snodano i miei sentimenti. Qui sincero mi manifesto. Qui vedo albe, tramonti, e il tempo scorre nella mia attenzione. Dentro una stanza del manicomio studio gli uomini e li amo. Qui attendo: gloria e morte. Di qui parto per le vacanze. Qui, fino a questo momento, son ritornato. Ed il mio desiderio è di fare di ogni grano di questo territorio un tranquillo, ordinato, universale parlare”. CONTINUA...
Tra le Dolomiti esiste una valle, la valle di Zoldo, oggi famosa per i suoi gelatai, cui si giunge dalla strada statale 251, quella che da Longarone va a Selva di Cadore e che una volta era detta il Canal. Andando a destra in direzione della diga del Vajont ci s’inoltrerebbe verso Erto, il paese di CONTINUA...
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