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pena di morte
“I carnefici di Sicilia” rappresentano un originale completamento del dittico sui “Decollati. Storie di ghigliottinati in Sicilia”, pubblicato nel 2019 da Salvatore Mugno; ovviamente questa volta visto dalla parte di coloro che, volenti o nolenti, avevano la responsabilità di operare come boia. Abbiamo detto subito “volenti o nolenti” perché, grazie alle pagine particolarmente ricche fonti documentali, risulta che l’identità e la conseguente vita dei “maestri di giustizia” non fosse improntata a un bel vivere – “non avevano proprio nulla in comune, ad esempio, con la agiate e riverite esistenze...CONTINUA...
Renzo Paris, nella sua prefazione a “Decollati”, scrive di “una vera narrazione”; citando alcune delle vicende criminali che – questo lo leggiamo sulla bandella del libro - “condussero, nella Sicilia dell'Ottocento, nell'arco di un cinquantennio, a ventiquattro esecuzioni capitali”. Storie quindi di ghigliottina e di ghigliottinati per quello che risulta essere il primo studio organico sull’uso di questo strumento...CONTINUA...
Il 15 aprile 1920, durante una rapina a un calzaturificio di South Braintree (Boston) perdono la vita due uomini, la guardia giurata Alessandro Berardelli e il portavalori Frederick Parmenter. Il 5 maggio Nicola Sacco (il cui vero nome era Ferdinando) e Bartolomeo Vanzetti, due italiani che fanno parte del movimento anarchico, vengono fermati su un tram dalla polizia. Il 31 maggio 1921 comincia il processo che vede imputati i due uomini, a Dedham. Il 14 luglio la sentenza: omicidio di primo grado, sedia elettrica nel Massachusetts di...CONTINUA...
Quando Camus scrive le sue "Rèflexions", nel 1957, in alcuni Paesi europei vige ancora la pena di morte. In questo saggio l'autore adotta un metodo d'analisi serio e pragmatico, lontano, per sua ammissione, da atteggiamenti immaginifici e sentimentali. E spiega: chi parteggia per la pena di morte pone, tra i suoi primi argomenti, l'esemplarità del castigo: l'uccisione di un colpevole deve avvenire davanti agli occhi di più persone possibili affinché sia da monito per chiunque. Eppure ciò non accade: in Francia le esecuzioni (decapitazioni) avvengono in luoghi chiusi e se ne parla...CONTINUA...
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