Categoria: poesia italiana

Mello Valerio

Hypsas

Ecco un poemetto denso di echi di una classicità lieve e al tempo stesso imponente, che non si lascia facilmente registrare criticamente, perché sembra sfuggire, prodigiosamente, ai codici in cui s’inscrive la poesia contemporanea. Atto di sfida a una poesia minimale, quotidiana, basata sulle puerili disavventure dell’ego, “Hypsas” di Valerio Mello, vive di un suo respiro intatto e primevo e fluisce come il fiume che dà il titolo all’opera, Hypsas, fiume dell’antica Agrigento, che è nome della divinità che a esso presiede e in esso si confonde. Già a rigirarselo fra le mani questo esile libricino...CONTINUA...

Torossi Tevini Marina

Anatomia di un tramonto

Tra le caratteristiche della poetica di T. S. Eliot esiste una sostanziale critica alla società del suo tempo, trasmettendo sempre un senso di profondo disinganno politico. Al di là delle ovvie considerazioni in merito a contesti molto diversi, il fatto che “Anatomia di un tramonto” si apra con un esplicito “à la manière di Eliot” è già un indizio di come Marina Torossi Tevini abbia interpretato il ruolo della poesia e in particolare di questa sua silloge poetica. Sicuramente non una produzione che qualcuno oggi definirebbe frutto semplicemente psicologico-intimista tutta presa da vicende interiori...CONTINUA...

Caccia Laura

La terza pagina

Questo mondo, e per mondo intendo i linguaggi che ci abitano, ha bisogno di definizioni, di classificazioni, categorie, nomi, per potersi ergere a segno arbitrario, che, discriminando e separando, finisce per annichilire quella dimensione profondamente aporetica, originaria, amniotica, che costituisce il fondamento di ogni parola che possa definirsi vivente, cioè poetica. Qui ci giochiamo tutto, è ora di finirla con questa fastidiosa lamentela antivitale e antiartistica: la poesia è inutile, la poesia è incomprensibile, la poesia è vana, la poesia non vende etc. Torniamo semplicemente all’etimo...CONTINUA...

Mello Valerio

Rive

Ecco un libro difficile da classificare, che sembra sfuggire a ogni facile definizione, a ogni preconcetto categoriale: “Rive” di Valerio Mello, edito da Ensemble nel marzo 2022. S’intuisce sin da subito che in questa scrittura (si tratta di poesia in prosa, come vedremo) si manifesta una configurazione psichica di estrema fluttuazione identitaria, una luminosa oscillazione dei poli della soggettività, che pare immergersi in un mare amniotico di impressioni, sensazioni, paesaggi interiori, maschere fatate...CONTINUA...

Castelli Cornacchia Raffaele

L’educazione

“L’immaginazione non è una semplice facoltà, è l’esistenza umana stessa.” William Blake La poesia di Raffaele Castelli Cornacchia, anche in questa silloge “L’educazione”, edita da PeQuod nel marzo del 2022, oscilla fra il prosaico e l’aulico, quest’ultimo riportato sempre con scetticismo molto contemporaneo. Il poeta sembra intento sempre, come nelle parole di Montale riferite a Gozzano, proprio a far “cozzare l’aulico con il prosaico.” Questo per produrre la ”scintilla selvatica” in grado di far divampare quel “fuoco senza compassione” che ci permetta di vedere, con cinico e necessario disincanto...CONTINUA...

Annino Cristina

Avatar

Si capisce fin da subito, leggendo questa raccolta postuma di Cristina Annino, “Avatar”, pubblicata nel febbraio 2022 da Avagliano Editore, di avere a che fare con una parola guizzante, felice, irriverente, caustica, a tratti beffarda, sempre brillante, ma non priva di una pietas sotterranea e pudica. Si capisce che quello...CONTINUA...

Aprile Guglielmo

Il talento dell’equilibrista

Qualcosa è avvenuto, Dio, così com’era apparso sulla scena della Storia, si è dissolto, il senso dell’esistenza pare perso, ogni orizzonte valoriale è collassato, saltato ogni punto di riferimento, l’umanità si aggira con sguardo plumbeo e perduto fra le macerie dei secoli e non trova un nesso, il nichilismo ci torce le viscere, "il deserto cresce…". Con questa silloge dall’emblematico titolo de "Il talento dell’equilibrista", edita nel 2018 da Ladolfi...CONTINUA...

Garzia Lamberto

Capped Dice

“Capped Dice”, “memoriale ibrido” del poeta Lamberto Garzia, edito da Betti Editrice nel dicembre del 2021, si presenta subito, sin dalla sua presenza fisica (è un libro di 530 pagine circa) come un’opera monumentale e si rivela nella lettura come un flusso di energie psichiche profondamente concrete, come un collage di esperienze, autobiografiche in parte ma profondamente connesse con il tessuto sociale. Il titolo fa riferimento a un gioco di dadi (dice) il Craps, Capped sarebbe un dado truccato. Ma il dice...CONTINUA...

Teti Ranieri

La vita impressa

Imprimere la vita sulla carta, imprimerla con le rotative della stampa, occuparsi della scrittura poetica, come centro nodale di esperienze ai limiti della conoscenza, nascondere segreti in pagine lucide ma appassionate, vive e vibranti di quella passione che Ranieri Teti ha saputo e sa irradiare, attraverso il Premio Lorenzo Montano, per esempio, di cui è uno dei cofondatori, in cui l’ufficio è entrare nelle scritture altrui. Bisogna farlo con discrezione come meritano tutti i libri, in special modo i libri belli, come questo suo “La vita impressa”, edito da Book Editore nel marzo del 2022...CONTINUA...

Kremo B. Lukha

Chthulupunk

Siamo abituati a conoscere Lukha B. Kremo come abile tessitore di argute storie fantascientifiche, fra l’apocalittico ironico di “Transhuman Express” e la critica sociale distopica di “Pulphagus”, romanzo con cui ha vinto il più prestigioso Premio riservato alla Fantascienza in Italia, il Premio Urania; o ancora lo ricordiamo come inventore, con Raskal, del realismo...CONTINUA...