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Quisiscrivemale
Qualche mese fa, Paolo Miorandi è tornato in libreria, sempre per i tipi di Exòrma, con L’unica notte che abbiamo, un’opera che dà voce a molti protagonisti di un’unica vicenda umana: tutti un po’ si somigliano, ma i fili di diverso colore delle esistenze si intrecciano – in un solo modo – a formare la trama che scorre sotto gli occhi. Narrare una storia da svariati punti di osservazione...CONTINUA...
La scena si apre sul porto di Le Havre, proprio il 31 dicembre 1899, quando il piroscafo mercantile Holy Steam è in procinto di salpare alla volta di Buenos Aires. Apparentemente tutto nella norma se non fosse che nella stiva a vapore si trovano gli artisti di un piccolo circo itinerante, Au Diable Vauvert, locuzione tipica francese che designa luoghi lontani, senza tempo. Un “senza tempo” che rispecchia in pieno le intenzioni dell’autore, Stefano Di Lauro, definitosi a buon ragione “mitonauta”, di fatto - il lettore avrà modo di scoprirlo fin dalla prima pagina del romanzo - un grande indagatore...CONTINUA...
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