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racconto
Silvio D'Arzo è uno degli eteronimi coi quali Ezio Comparoni ha scelto di firmare i suoi scritti. Un nome che, nel mondo della letteratura, riecheggia e sfugge allo stesso tempo. Uno scrittore morto troppo giovane, a soli 32 anni, nel 1952, per una forma di leucemia. "Casa d'altri" è stata considerata la sua opera più riuscita, quella che tanti critici hanno giudicato perfetta. Di "Casa d'altri" esistono...CONTINUA...
Sono passati cinque anni da quando i wrestler Hawk e Joe si sono fronteggiati in un incontro memorabile. Quel match ha designato la nascita di una stella, l'ascesa inarrestabile di un mito. Da allora nessuno è riuscito a sottrarre a Hawk la cintura da campione, la quale torna adesso a scintillare sotto agli occhi dello sconfitto, un'opportunità di correggere la sfortuna. E lo sa bene Giovanni che con il jobber, il perdente, ha in comune la possibilità di riscrivere la Storia.
Con Superstar Giorgia Tribuiani percorre...CONTINUA...
"Vi posso dire in esclusiva che, nella città dei morti, Dante abita al nono piano di un caseggiato di periferia, insieme a una ballerina di carta in fiamme. 'A una ballerina di carte in fiamme?' domanderà qualcuno di voi, sbalordito. Sì, proprio così! Adesso vi racconto."
La voce pungente di Antonio Moresco ci offre un rapporto inesorabile sull’attuale condizione socio-politica internazionale e un’indagine radicale sui meccanismi che hanno portato la società a ritrovarsi in un anfratto buio e apparentemente senza uscita. Il Finimondo vede il capocultura dell’omonimo giornale...CONTINUA...
"Quando gli era arrivata la convocazione, Ronnie Banti aveva pensato che quello potesse davvero essere il suo posto.
Il fatto che fosse il concorso che Dario attendeva, dopo l'assegno di ricerca e una cattedra a contratto, gli faceva sentire d'avere una sorta di diritto di precedenza su tutti gli altri. E poi Ronnie aveva fatto il dottorato di ricerca senza borsa, ed il fatto che, al contrario dei colleghi romani, dovesse nel frattempo lavorare per pagarsi tutte le spese, lo viveva come una forma d'ingiustizia che reclamava un risarcimento, nonostante conoscesse bene il mondo accademico e sapesse...CONTINUA...
Lui non è mai stato tipo da ristorante o discoteca. Prima di sposarla, la portava al cinema per sedurla parlandole ininterrottamente, per legarla a sé, di progetti che già sapeva velleitari, terrorizzato di vederla scappare se avesse capito l'eroe mancato che era. Lei ci ha creduto troppo, invece, e dopo il matrimonio e la nascita dei figli gli rimprovera di avere abbandonato sogni e aspirazioni che a lui, adesso, sembra di non avere avuto mai. Il senso di colpa nel corso degli anni ha scavato un rigagnolo...CONTINUA...
Ondino - mietuti solidi successi professionali come autore di prosa, per il teatro, per la TV, stordito dai riconoscimenti più altisonanti, allettato dalle più fondamentali tentazioni - è oggetto di un ardente desiderio da quando aveva deciso di ritirarsi nella camera in cima a una città in macerie: confinarsi. "Perché ritirarsi è tutto, l'unica cosa che conti", bisognoso com'era di passare almeno per un tentativo di gioia vera. Il ripiegamento però non equivale alla solitudine, quanto meno non a quella fisica, non all'assenza di altri corpi. Il massimo del ripiegamento si consumava, in effetti...CONTINUA...
Annie è stata una donna bellissima. La sua vita, in fondo, le è piaciuta tutta, ma l'incontro con un fascinoso e "bruttissimo" fotografo disintegra la routine del suo inferno familiare. La donna riprende in mano la centralità della propria esistenza, che fino a quel momento aveva dovuto condividere con un marito succube della madre e i due figli, abbracciando gli eventi senza il timore di farsi trascinare dagli stessi. Ora, superata la soglia dei settant'anni, sarà l'imprevisto scontro con una ingombrante figura a permetterle di collocare al proprio posto tutti i tasselli del suo travagliato vivere...CONTINUA...
"Questo non è un testo sulla scrittura né sulla maternità, è solo la bizzarra risposta di un'autrice a una richiesta stronza da parte di un editore squalo. Eppure tra processo creativo e gravidanza ci sono analogie che vale la pena indagare e l'autrice in questione alcune cose da dire sul tema ce le ha, perché in fondo 'non devi essere stato in una padella per poter scrivere di una cotoletta'".
Maddalena Fingerle gioca con due tematiche in apparenza distanti e applica in maniera brillante ma rigorosa la grammatica del saggio scientifico, facendo deflagrare continuamente la miccia di un umorismo...CONTINUA...
Un racconto o, meglio, un romanzo breve: ecco cos'è "Il bruto" di Panait Istrati. Il titolo originale dell'opera, pubblicata per la prima volta nel 1926, è Kodín (in rumeno) o Codine (in francese), ossia il nome del personaggio che, nella versione italiana, è divenuto semplicemente il "bruto". A dire il vero di brutale nella figura di Kodín c'è solo l'apparenza o, meglio, la "maschera" aggressiva e cattiva che è stato costretto a costruirsi per farsi accettare o per farsi rispettare dagli altri...CONTINUA...
Ho letto e recensito diversi romanzi di Salvatore Niffoi e ho sempre trovato affascinanti e magiche le storie raccontate da questo bravo scrittore sardo. Amo il mondo ancestrale e unico che descrive nei suoi libri, amo la sua lingua meticcia segnata da costanti contaminazioni tra italiano e sardo, amo i suoi personaggi che sembrano intagliati in un legno antico e, anche per questo, autentici e indimenticabili. Mi aspettavo qualcosa di simile anche da "Le donne di Orolé", un libro che, in verità, contiene due racconti o, se vogliamo, due romanzi brevi. Due storie distinte, se non...CONTINUA...
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