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Roberto Arlt
La casa editrice Arcoiris di Salerno, dopo la pubblicazione di “Un viaggio terribile” e “L’amore stregone”, ha pensato bene di proporci due pièce teatrali di Roberto Arlt, “Saverio il crudele” e “L'isola deserta”; probabilmente identificate dalla critica come “opere minori”, ma di sicuro letture efficaci per la comprensione di quella che è stata definita la “poetica del fallimento”, peculiare dell’autore argentino. La prima vede in scena l’inaspettata scoperta di un“crudele”, ovvero Saverio, un modesto immigrato che commercia in burro. Soprattutto un ingenuo che...CONTINUA...
La lettura di “L’amore stregone” di Roberto Arlt, edito per Intermezzi, ci aveva fatto scoprire un autore evidentemente sottovalutato dall’industria editoriale italiana ma che mostrava una grande capacità nel maneggiare temi a dir poco eccentrici; almeno in riferimento ai suoi tempi, gli anni ’30 e ’40 del secolo scorso. Adesso è la volta di “Un viaggio terribile”, racconto lungo o romanzo breve che dir si voglia, per i tipi di Arcoiris, nuova tappa per rimediare a quella mancanza di attenzione nei confronti dello scrittore argentino che per lunghi anni pare aver caratterizzato l’editoria italiana...CONTINUA...
“L’amore stregone”, che intenzionalmente richiama nel titolo il balletto di Manuel De Falla, è quello dell’ingegner Estanislao Balder, sposato e con un figlio piccolo, per Irene, adolescente di buon famiglia incontrata per caso su di un binario della stazione Retiro. Si coglie quindi dove sia ambientata la vicenda di questo incantesimo amoroso tanto allucinato quanto poco romantico, nonostante le frasi ad effetto di Balder: è la Buenos Aires degli anni trenta, in piena fase di industrializzazione e soprattutto sotto un regime dittatoriale che trova pieno sostegno nella piccola media e alta borghesia...CONTINUA...
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