Categoria:
Shoa
Qualche volta la quarta di un libro è sfavillante: induce a un acquisto irrazionale, la cui irragionevolezza è comprovata spostando appena di poco lo sguardo più sotto o, come in questo caso, dentro il risvolto, sul prezzo di copertina.
Qui, la quarta è forviante al contrario, perché banalizza, pur essendo un brano estrapolato dallo stesso romanzo. Probabilmente, la scelta dell’editor non è caduta sul brano giusto: non è il più significativo o il più pregnante. È vero, vi si accenna al palazzo che brucia, riecheggiando il titolo, ma ciò non basta a determinarne l’elezione.
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“Parla poco e ascolta assai, e giammai non fallirai”. Un proverbio come questo dovrebbe rappresentare “il buon senso de’ popoli condensato” (Niccolò Tommaseo). Questa la teoria. La pratica ci dice ben altro, soprattutto quando l’argomento investe passioni politiche o antiche e sempre verdi idiosincrasie. Alcuni esempi, dove le parole in libertà abbondano senza incontrare il buon senso, ce li ha ricordati Abraham B. Yehoshua col suo “Ebreo, israeliano, sionista: concetti da precisare”. Molti di voi avranno letto, ascoltato, discusso in occasione di celebrazioni quali la Giornata della Memoria del...CONTINUA...
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