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sogno americano
Il cambiamento non è mai facile, può essere necessario, può essere salutare, voluto, cercato, ma prevede sempre e comunque la perdita di qualcosa. Talvolta il cambiamento sembra anche impossibile ed è questa la tematica principale di questo romanzo.
Ci troviamo negli Stati Uniti, anno non specificato ma diciamo tempo presente, Carolina Del Nord, alle appendici dei monti Appalachi. Protagonista e narratore in prima persona è Jacob McNeely, adolescente che da un paio d’anni ha lasciato la scuola e che si ritrova con una famiglia a dir poco problematica: il padre è un rinomato spacciatore di metanfetamine...CONTINUA...
"Il coraggio di Rachel DuPree" (titolo originale "The Personal History of Rachel DuPree") è uscito nel 2008 e rappresenta l'opera prima della scrittrice statunitense Ann Weisgarber. Nel 2018 è diventato anche un film con protagonisti Idris Elba e Naomie Harris, per la regia di Claire McCarthy. Oggi, nel 2022, il romanzo esce anche in Italia per i tipi di Neri Pozza. Rachel DuPree, come si intuisce dal titolo, è la protagonista della storia. Una donna che, attraverso la sua vicenda personale e familiare...CONTINUA...
Willy Vlautin sembra ormai essersi affermato come il narratore contemporaneo degli Stati Uniti dimenticati, gli Stati Uniti della periferia, dove niente è regalato, dove sembra impossibile crearsi una vita migliore di quella che si ha quando si nasce, dove lasciarsi andare sembra la scelta più facile e cambiare città è l’unica possibilità di redenzione dagli errori passati.
Il sottoscritto ha recensito già due dei sei romanzi di questo autore proprio qui su Lankenauta, CONTINUA...
Esiste un intero filone della letteratura americana che si occupa di distruggere la tradizionale narrazione del famoso “sogno americano”. Nulla di nuovo: a livello musicale, infatti, basta solo pensare a molte delle canzoni di Bruce Springsteen, spesso vecchie di qualche decennio, dove appunto la mistica narrazione del “working man” che riesce a provvedere per sé e la sua famiglia solo con duro lavoro e buone intenzioni viene decostruita e fatta a pezzi.
Willy Vlautin non è nuovo a questa tematica, come dimostra il suo altro libro recensito, sempre dal sottoscritto, qui su Lankenauta, CONTINUA...
Il sogno americano, una prospettiva, una possibilità ed una speranza per intere generazioni. Allo stesso tempo una narrativa, una logica secondo cui i più meritevoli e “hard-working” alla fine ce la fanno. Non c’è dubbio che gli Stati Uniti siano veramente stati la terra delle possibilità in passato, sul fatto che lo siano ancora però si potrebbe discutere. Questo libro è tra quelle opere che indaga sotto la superfice di quel sogno e quello che trova non è certo...CONTINUA...
Un libro che ha il sapore dei vecchi romanzi che parlano degli ultimi e dei dimenticati, degli “sbandati”: quei personaggi che ritroviamo nei romanzi di Charles Dickens, Jack Kerouac, Charles Bukowski e Bruce Chatwin, o nelle canzoni di Woody Guthrie, Bob Dylan e Bruce Springsteen.
C’è un’atmosfera particolarmente statunitense, non americana, perché ad onor di geografia, l’America è ben più grande dei soli Stati Uniti: ci troviamo in quelli che sembrano i primi anni ’90, a Reno, nello...CONTINUA...
Opi è un comune marsicano. Io sono marsicana. Molti non sanno nemmeno cosa sia e dove sia la Marsica, segno evidente che la mia terra sia sconosciuta ai più. Lo è da secoli, d'altro canto. Opi è un paese piccolissimo, abitato da quattrocento persone, più o meno. Un borgo molto caratteristico incluso nell'area protetta del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Se dovessi immaginare Opi nella...CONTINUA...
“«Scusa, Jackie, se non è una domanda troppo personale, mi spieghi perché hai cambiato chiesa?» «Oh, be', mia figlia ha cominciato ad andare a scuola, e la chiesa episcopale è proprio di strada. A volte l'accompagno e poi mi fermo a scambiare due chiacchiere con qualche signora della congregazione. Sai com'è, mi torna più comodo.»” (pag. 49)
Leggendo I jeans di Bruce Springsteen e altri sogni americani, opera d'esordio della traduttrice...CONTINUA...
Eroi al tramonto, potremmo scrivere a giusta ragione. Il destino di Mickey Rourke e Randy “The Ram” Robinson, suo alter ego di celluloide, non sembrano poi cosi differenti se inquadrati nell’ottica dell’ american dream: dalle stelle alla polvere – ma per Rourke il giusto riscatto, una nuova folgorante carriera nel mondo del cinema, potrebbe arrivare proprio da questo film, nonostante l’Oscar mancato per un soffio. Il regista newyorchese Darren Aronofsky, al suo quarto lungometraggio, dimostra ancora una volta il suo eclettismo tematico: dopo aver analizzato...CONTINUA...
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