Categoria:
Storia contemporanea
Ludovico Antonio Muratori scrisse che “lo spirito della parzialità o dell'avversione troppo sovente guida la mano de gli storici”. Ce ne siamo accorti più volte. Quindi ci voleva giusto un giornalista di professione come Marco Travaglio, seppur laureato in storia, per tentare di fare un minimo di chiarezza sulle reali origini del conflitto Israele-Palestina; mentre intanto – purtroppo anche col contributo di storici accademici – sembra che, invece di ragionare, capire, informarsi, ci si debba necessariamente arruolare, vuoi tra le fila dei filo-israeliani senza se e senza ma, vuoi tra le fila dei...CONTINUA...
Volendo proprio essere magnanimi col Cavaliere – e con ogni suo appassionato elettore - potremmo definire “Una storia italiana” di Gianni Barbacetto il racconto di un imprenditore e presidente del Consiglio estremamente distratto, oppure estremamente smemorato.
Sì, perché Barbacetto, con questo suo volume, intenzionalmente ha riprodotto pari pari la copertina e il titolo dell’opuscolo elettorale berlusconiano del 2001, prendendosi la briga di integrare ad una...CONTINUA...
Un libro che racchiude in sé una testimonianza molto preziosa di un pezzo di storia recente, ossia i troubles irlandesi, o “la guerra sporca” come la chiama l’autore.
Michael Phillips, giornalista nordirlandese oggi residente a Bologna ma nato e cresciuto proprio a Belfast e dintorni durante quegli anni e che quindi ha vissuto sulla propria pelle la loro durezza e violenza, passando anche molti mesi in un carcere inglese di massima sicurezza con l’accusa di terrorismo.
Phillips...CONTINUA...
“Io ho dei rancori verso il regime e il suo Duce. Non per i guai che mi hanno procurato, sebbene piuttosto pesanti. Ma per lo sperpero che essi hanno fatto di quel patrimonio di speranze che io e tanti altri giovani della mia generazione ci avevamo investito. Quando mi ritroverò a tuppertù col fascismo sul piano storico, spero che riuscirò a superare questo stato d’animo. Ma lo spero soltanto” (pp.121). Così Indro Montanelli, sul Corriere della Sera del lontano 29 dicembre 1968, rispondendo all’ex gerarca Carlo Sforza, autore del libro “La Notte del Gran Consiglio”. Un esempio piuttosto significativo...CONTINUA...
Negare che le camere a gas siano mai esistite non è una semplice opinione. Così come non è una semplice opinione affermare che l'olocausto non ci sia mai stato. Confondere le opinioni e la libertà di espressione con la distorsione o la manipolazione di un fatto storico come la Shoah solo per difendere un'ideologia criminale è un errore pericolosissimo. Donatella Di Cesare, professoressa ordinaria di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma, attraverso il breve saggio "Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo", pubblicato da Il Melangolo nel 2012, si addentra in una materia...CONTINUA...
Il cosiddetto “fascistometro” pare sia stato concepito dalla scrittrice Michela Murgia, certamente con spirito provocatorio e con la speranza di apparire sarcastica, pure con l’intenzione di rivelare delle inequivocabili verità troppo a lungo negate: il fascismo vive ancora tra noi, in noi, e soltanto un rinnovato impegno antifascista potrà debellarlo. Nemmeno fosse un virus o una forma di ipercolesterolemia. In realtà chiunque abbia un minimo di memoria e di conoscenza storica sa bene che del pericolo fascista si è sempre parlato, fin dal momento del crollo del regime mussoliniano; additando come...CONTINUA...
Renzo Paris, nella sua prefazione a “Decollati”, scrive di “una vera narrazione”; citando alcune delle vicende criminali che – questo lo leggiamo sulla bandella del libro - “condussero, nella Sicilia dell'Ottocento, nell'arco di un cinquantennio, a ventiquattro esecuzioni capitali”. Storie quindi di ghigliottina e di ghigliottinati per quello che risulta essere il primo studio organico sull’uso di questo strumento...CONTINUA...
Il “Cialtroni” del titolo non va proprio preso alla lettera, come se Montanelli avesse attribuito questa qualifica, non proprio indulgente, ad uno ad uno dei personaggi presenti nelle pagine del libro: innanzitutto si sta parlando di una raccolta postuma di articoli – la Rizzoli ne ha già sfornati parecchi – e poi il sottotitolo “Da Garibaldi a Grillo, gli italiani che disfecero l’Italia” non apparirebbe molto coerente con la postfazione affettuosa scritta proprio dal “cialtrone” Grillo. Come chiarisce subito Paolo Di Paolo, autore di “Una commedia umana” e da tempo esegeta di diverse opere montanelliane...CONTINUA...
Il libro di Edith Sheffer incentrato sulla carriera di Hans Asperger e “il contesto intellettuale, clinico e politica dell’Austria degli anni trenta e quaranta”, come prevedibile, ha subito suscitato un bel po’ di polemiche: da un lato le critiche rivolte alla storica americana a causa del suo approccio antidiagnostico, dall’altro il fastidio per le accuse rivolte a colui che per anni è stato presentato come una sorta di Schlinder della psichiatria. In realtà la figura del cattolico reazionario Hans Asperger non appare soltanto nella veste di esecutore dei desiderata nazisti...CONTINUA...
Un nome in realtà è il nome di Enrica Calabresi ma è anche il nome di tutte quelle persone sparite e dimenticate durante la tragedia della Shoah. Uomini, donne e bambini normali, comuni, qualunque annientati e persi nei campi di sterminio e di cui non resta nulla, nemmeno il ricordo. Eppure Enrica Calabresi, grazie all'opera di Paolo Ciampi, riesce a riemergere dai fumi di un tempo disperso riacquistando dignità e bellezza. "Enrica Calabresi, zoologa. Nessuna strada porta oggi il suo nome. Non c'è lapide che la ricordi...CONTINUA...
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