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Susanna Basso
Elizabeth Strout è uno di quei nomi che mi è capitato di notare centinaia di volte in libreria e su molte pagine internet. Ho spesso snobbato chi genera tanto clamore. Poi, quasi senza volerlo, ho deciso di leggere uno dei suoi romanzi. Uno qualsiasi, mi sono detta. È una donna che scrive e, forse, vale la pena leggere qualcosa per crearsi almeno un'opinione. Ebbene, nonostante la quasi casualità e l'iniziale diffidenza, ho trovato Elizabeth Strout decisamente interessante. Mi è piaciuto molto il modo in cui la scrittrice americana ha tessuto la trama del suo "Mi chiamo Lucy Barton", il modo in...CONTINUA...
Il Premio Nobel per la Letteratura 2017 è stato assegnato allo scrittore Kazuo Ishiguro "che, in romanzi di grande forza emotiva, ha svelato l'abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo".
Kazuo Ishiguro, giapponese naturalizzato britannico, nato nel 1954 a Nagasaki e trasferitosi in Gran Bretagna all'età di sei anni, ha cominciato la sua carriera letteraria negli anni '80 e ha vinto il Booker Prize con...CONTINUA...
Si dice, spesso, di Alice Munro, che le sue storie non abbiano nulla di sorprendente o di eclatante. Storie di un mondo ordinario, di provincia, in cui i protagonisti - donne, per lo più - sono alle prese con le normali e preventivabili difficoltà della vita (matrimonio, divorzio, tradimento, malattia). “Musica del quotidiano”, insomma, come del resto si legge nella quarta di copertina di “Nemico, amico, amante”. E dunque l’abilità della Munro sarebbe innanzitutto quella di rendere il banale affascinante e magnetico con la sola forza di una superba scrittura. Del resto, ogni vita merita un romanzo...CONTINUA...
Alice Munro è una di quelle scrittrici che mi ripromettevo di leggere da tempo. Sono partita dalla fine, ossia dal suo ultimo libro pubblicato in Italia: "Troppa felicità" (2011). Dieci lunghi racconti grazie ai quali ho potuto conoscere un'autrice degna del successo di cui gode da anni. Sono felice che la Munro sia stata una conferma, una scrittrice di cui non posso che riconoscere il talento e che mi ha colpita sia per la sua capacità di rappresentare un'umanità che sa essere, contemporaneamente, sublime e terrificante, sia per la sua scrittura elegante e lieve, un procedere narrativo in grado...CONTINUA...
Il titolo di questo libro contiene i due ingredienti essenziali di tutta la storia: i bambini e il tempo, anche se il titolo originale prevedeva un solo bambino "The child in time". Nel corso dell'intero romanzo si incontrano bambini così come ci si imbatte in ogni forma di tempo possibile e vivibile.
Stephen Lewis è uno scrittore divenuto famoso quasi per caso. La sua notorietà è dovuta ad un libro, suo malgrado, per l'infanzia intitolato Lemonade. Un successo inaspettato che gli garantisce un'esistenza agiata e la possibilità di dedicarsi comodamente a ciò che ama. La vita dell'uomo...CONTINUA...
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