Categoria:
Tre Editori
Avvicinarsi al mondo letterario e quindi anche spirituale di Meyrink richiede una conoscenza di cui, sinceramente, mi sento sprovvista. Esoterismo, iniziazione, amore per il mistero (in tutte le declinazioni, dalla kabbalah ebraica alla teosofia, dallo spiritismo al buddismo) certamente hanno un’eco non limitata solo al Nostro nella Mitteleuropa a cavallo tra Otto e Novecento. È come se l’uomo di quest’epoca cercasse nuove certezze, nuove strade, che riescano a superare una difficoltà del vivere per nulla...CONTINUA...
Tra le novità dell’ultimo periodo spicca per i tipi di Tre Editori l’autobiografia di Maurice Carr, figlio di Esther (Hindele) Singer (poi maritata Kreitman), sorella maggiore dei due noti scrittori Israel Joshua (Shiya) e Isaac...CONTINUA...
Il mago inglese Aleister Crowley già in vita si è fregiato degli appellativi, tra i tanti, di “La Grande Bestia”, “uomo più infame del mondo”; e questo dovrebbe far capire che difficilmente si può fare a meno dell’aggettivo “controverso” quando si vuole raccontare la vita e l’opera di questo eclettico e inquietante personaggio. D’altra parte le biografie oscillano tra la descrizione di un poeta e filosofo anarchico, geniale nell’incorporare innumerevoli elementi e principi orientali nel pensiero occulto occidentale, icona della cultura hippie degli anni Settanta, e l’immagine di una persona gravemente...CONTINUA...
Da quello che abbiamo potuto capire, anche leggendo attentamente l’ampia bibliografia presente del libro edito da Tre Editori, l’opera di George M. Young sui cosiddetti cosmisti rappresenta il contributo più completo e più organico che fino ad ora sia stato pubblicato nei paesi occidentali. In poco meno di trecento pagine Young è riuscito infatti a delineare, con grande chiarezza e con uno stile accessibile anche ai non esperti, le origini remote e lo sviluppo diversificato di un movimento che non è possibile comprendere davvero se non immergendosi in quella che viene definita la “geografia spirituale”...CONTINUA...
Le parole di Michele Tetro in merito all'opera di Arthur Machen ("Guida alla Letteratura Horror, ed.Odoya”) le possiamo ricordare anche e soprattutto ad introduzione de “Il Grande Dio Pan”, forse il romanzo (breve) più noto dello scrittore britannico: "L'ambiente fatato del Galles, in cui venivano a fondersi miti e tradizioni pagane, celtiche e cristiane, parve operare per Machen come base di una ricerca, in principio decadente ed estetizzante votata alla scoperta...CONTINUA...
Se non fosse stato per la "Tre Editori" di Roma molti di noi avrebbero ricordato il "Golem" di Gustav Meyrink soltanto grazie alla traduzione di Carlo Mainoldi per le edizioni Bompiani e soprattutto per l'introduzione di Ugo Volli che chiudeva sbrigativamente il suo intervento scrivendo di "gran paccottiglia dei motivi che potremo chiamare di letteratura fantastica". Volli - ricordiamolo - non è soltanto un semiologo di fama, ma per anni è stato anche critico teatrale: un intellettuale che a rigore dovrebbe saperne parecchio di letteratura e di narrativa. Viene, però, da pensare che nel caso del...CONTINUA...
Follow Us