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Un’infilata di onesti accidenti
È vero che in quarta di copertina leggiamo di “linguaggio barocco”, ma non è il caso di equivocare: i due racconti – “Il prima e il poi” e “Il limite ultimo” - si fanno leggere senza alcuna difficoltà e il “barocco”, al di là di tutte le considerazioni su illustri ed antichi modelli letterari, sostanzialmente diventa uno strumento per amplificare i toni fiabeschi e l’intento umoristico dell’autore. Fatta questa premessa, le pagine di Pee Gee Daniel, in presenza di questo linguaggio a volte “ampolloso” che fa il paio con spiritoso, si potranno leggere non soltanto alla stregua di un puro e semplice...CONTINUA...
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