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Vincent Cassel
Una sottile foschia sfuma il paesaggio caldo, dalle forti tinte brune, che man mano si disvela. Degli artisti si preparano su un carrozzone, le porte di un castello si aprono e alla presenza del re comincia un farsesco duetto. La corte non trattiene le risate ma l’allegra atmosfera è rotta dalla indifferente presenza della regina. Il suo sguardo vitreo, imbambolato, riesce a spegnere un volto di una bellezza altrimenti abbacinante (che ha le aggraziate fattezze di Salma Hayek). Non avere un figlio è un dolore che la strappa alla vita e per arginarlo è pronta a qualsiasi sacrificio, persino mangiare...CONTINUA...
Quando esco dal cinema dove siamo stati a vedere Il cigno nero ho tutto il film, dentro, che rimescola le viscere. Per qualche secondo, nell'intervallo, è scesa la pace, il tempo necessario a prepararmi per il secondo tempo. Non lascia scampo, questo film. Si odia, si ama. Eccessivo, forse, ma non più della realtà, se ci si ferma un attimo a pensare. A riflettere...CONTINUA...
Dimenticatevi subito il titolo “all’italiana”, La promessa dell’assassino, davvero fuorviante, solita ottusità nostrana per invogliare alla visione gli spettatori di grana grossa. Dimenticatevi anche, ma non troppo, il Cronenberg disturbante e ipervisionario di Videodrome e La mosca, de Il Pasto Nudo e di Crash. Dimenticatevi di tante cose ma non scordatevi che l’ultimo Cronenberg è sempre Cronenberg, pur riaggiornato a temi e modalità espressive che si insinuano da differenti angolature sotto pelle rispetto...CONTINUA...
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