Categoria: violenza sessuale

Vattani Mario

Rika

“Per questo ero lì che mi muovevo e giravo per conto mio, contenta e soddisfatta, e volevo sentirmi galleggiare in mezzo a quel battito fortissimo, ai bassi che mi riempivano i capelli e a tutta la peluria delle braccia di elettricità, senza melodia, senza voce, senza parole, senza nessuno che mi si mettesse davanti cercando di farsi notare. No, non volevo nessuno davanti a me, volevo ballare e basta, nella musica, in mezzo a tutti quei ragazzi che si muovevano con me, tutti insieme, come lunghi capelli scuri in un suono liquido, denso e buio.” p.72 È difficile penetrare l’anima...CONTINUA...

Gallardo Sara

Gennaio

sara gallardo gennaio "Gennaio" è il primo romanzo scritto da Sara Gallardo, scrittrice e giornalista argentina scomparsa nel 1988 a soli 57 anni. "Gennaio" venne pubblicato nel 1958. Solo oggi, nel 2021, con la traduzione di Bruno Arpaia e i tipi di Solferino, possiamo leggerlo anche in italiano. La Gallardo venne dimenticata quasi subito dopo la sua morte. Solo di recente alcuni autori argentini hanno recuperato la sua opera e le hanno restituito gli onori e l'attenzione di cui è degna...CONTINUA...

Kirino Natsuo

Una storia crudele

“Gli adulti, nessuno escluso, mi guardavano e provavano pietà per me, immaginando di loro pura iniziativa cosa avessi subito e provato nel corso di quei mesi. Qualcuno potrebbe obiettare che una bambina è incapace di nutrire un sentimento tanto complesso. Ma anche in base alla mia esperienza posso affermare che non è affatto così. Nessuno è sensibile alla vergogna come un bambino. I bambini sono fragili, indifesi e, a differenza degli adulti, non hanno mezzi per lasciarsi alle spalle l’onta subita (…). Quanto al senso di vergogna che quella storia crudele mi aveva lasciato addosso, si è...CONTINUA...

Utsumi Hiroku

Banana Fish

Nel 1985, appena trascorsa ma non ancora terminata, nell’immaginario collettivo, l’epoca dei “robottoni”, in un tempo di notevole crescita economica per il Giappone e di sostanziale spensieratezza per larga parte dell’Occidente, la fumettista nipponica Akimi Yoshida, che dall’esordio nel 1977 aveva già diverse produzioni importanti al suo attivo, diede vita a quello che ancora oggi è considerato il suo manga capolavoro. Banana Fish, in sostanziale controtendenza con il tempo che lo ospitava, si rivelò un fumetto profondamente crudo, doloroso e malinconico, ma allo stesso...CONTINUA...