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Riprendiamo e pubblichiamo il comunicato stampa:
La Biblioteca San Giorgio festeggia l'anno da Capitale Italiana della Cultura che volge al termine, i tanti libri letti e presentati, le tante iniziative organizzate, passando idealmente il testimone al futuro con un grande evento che mette al centro le ultime novità editoriali e i libri che leggeremo nel 2018.
Proseguendo la due giorni dedicata al XIV...CONTINUA...
È stato assegnato, nella sera di sabato 22 ottobre 2016, il Premio Letterario Augusta a Mantova. Un Premio, nato quest’anno grazie all’associazione culturale Augusta, che ha l’intento di aiutare autori e autrici esordienti, come spiegato bene all’interno del sito: “CONTINUA...
Annie Ernaux, con Gli anni (L'Orma editore, trad. Lorenzo Flabbi), ha vinto la terza edizione del Premio Strega Europeo. La proclamazione è avvenuta ieri, 5 luglio 2016, nella Basilica di Massenzio, all'interno del programma della XV edizione di Letterature Festival Internazionale di Roma.
La cinquina finalista, selezionata dalle direzioni della Fondazione Bellonci e di Casa delle Letterature...CONTINUA...
Mircea Cărtărescu, con Abbacinante. Il corpo (Ed. Voland, traduzione di Bruno Mazzoni) ha vinto la X edizione del Premio Gregor Von Rezzori – Città di Firenze.
La premiazione si è svolta nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, con la giuria, composta da Ernesto Ferrero (presidente di giuria), Beatrice Monti della Corte, Edmund White, Alberto Manguel, Paolo Giordano e Andrea Bajani, che ha proclamato il vincitore alla presenza del sindaco della città...CONTINUA...
"Era diventato un chiodo fisso. Da almeno vent'anni. La tentazione era cresciuta con il tempo. Il tabù che la circondava non l'aveva indebolita, anzi. Senza quell'interdizione familiare, avrei più rapidamente ceduto, voltata pagina. Non avrebbe meritato che vi indugiassi. Il tabù ha ipostatizzato la fantasia" (pp.8). Il tabù e la fantasia di cui scrive Stéphanie Hochet, in riferimento all'anonimo personaggio protagonista di "Sangue nero", è il tatuaggio, non disgiunto dall'immagine della croce. Fin dalle prime righe del romanzo breve, o racconto lungo che dir si voglia, si svelano molti dei temi...CONTINUA...
A distanza di qualche anno tornano su carta stampata i “precari” di Vanni Santoni: nuova casa editrice, nuovi personaggi stralunati e probabilmente un significato più compiuto proprio per quel “precario” del titolo. Avremmo dovuto leggere anche l’edizione precedente, ormai introvabile, ma l’idea che ci siamo fatti, poi confermata grazie alle puntuali osservazioni di Raoul Bruni, autore della postfazione, è che nel nuovo libro di Santoni, un “Personaggi Precari” ampliato e rinnovato e quindi più di un’edizione aggiornata, non ci sia soltanto “precarietà” semplicemente intesa come incertezza lavorativa...CONTINUA...
E’ improbabile che ad Aleksej Nikitin nello scrivere “Istemi” siano venute in mente le opere di Shostakovich, ed in particolare del Naso; ma proprio per i temi della scissione della personalità, il dissidio tra vero e falso, e soprattutto per la rappresentazione grottesca della burocrazia sovietica, un qualche richiamo e collegamento non sarebbe stato neanche campato in aria. Solo che, nel caso del lungo racconto di Nikitin, il volto ottuso e crudele della dittatura sovietica non si manifesta tanto con i miseri travet oppressi da ingranaggi incomprensibili, ma semmai con la presenza di spie e di...CONTINUA...
Miki incarna alla perfezione l’uomo senza qualità. Un essere dagli atteggiamenti superficiali e privo di una personalità autentica e degna di nota. E’ indifferente, insofferente e, il più delle volte, ipocrita ed impassibile. Eppure quell’anno, il 2001 per essere esatti, per lui è stato un anno nero, un “mal año”. Un anno in cui, nell’arco di poche settimane, la sua vita viene toccata da due eventi tragici: la morte del figlio Boris e la morte della moglie Verena. “Boris si schiantò alle due e mezzo di notte contro la parete di fondo di un negozio di tessuti, dopo aver attraversato la vetrina...CONTINUA...
I sei reportages asiatici del giornalista tedesco Wolfgang Büscher sono di piacevole lettura non solo per l’ambientazione, che ci conduce verso paesi lontani e culture diverse dalla nostra, ma per il modo di viaggiare. Büscher infatti predilige la lentezza ed è in controtendenza in quest’epoca di viaggi-flash e di turismo, pilotato dai tour operator.
Il nostro Autore si sposta a piedi, in barca sul fiume, in auto con i ritmi orientali e su strade pessime, a bordo di una petroliera....CONTINUA...
Un libro che sia un buon libro, a mio avviso, deve contenere una storia interessante ma deve anche essere stato scritto in maniera brillante, densa e seducente. Ecco, "Veleni di Dio, medicine del diavolo" è proprio così. Attrae ed affascina come tutti i buoni libri.
Di Mia Couto non avevo mai sentito parlare. Scopro che si tratta di uno dei migliori scrittori contemporanei in lingua portoghese. E' nato in Mozambico, una ex colonia africana del Portogallo, ed è per questo che, probabilmente, nel suo libro ha sapientemente iniettato un po' d'Europa e un po' di Africa attraverso frasi fulminee...CONTINUA...
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