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Zambon editore
Quanto possa significare una frase come “La finitezza specchio del nulla” – lo scrive lo stesso Massimo Frana, curatore dell’opera - è probabilmente il nucleo centrale della ricerca di Franco Oliva. Ne è scaturito un libro di non facile lettura, non fosse altro per aver voluto concentrare le innumerevoli riflessioni in meno di duecento pagine: in sostanza un excursus sull’umana finitezza che ha coinvolto, con uno sguardo interdisciplinare, non soltanto la storia della filosofia in quanto tale ma, altresì, il pensiero teologico, la mistica, la letteratura, la fisica, la psicologia. Una finitezza...CONTINUA...
La casa editrice Zambon – possiamo leggerlo nel suo sito web - si è presentata contestando “la logica perversa dettata dalle cosiddette ricerche di mercato” ed inoltre “la sistematica disinformazione e dell'altrettanto sistematico indottrinamento reazionario” dei lettori italiani. Questo ha voluto dire un catalogo incentrato su opere di Ludo Martens, Paolo Borgognone, Alan Hart, James Petras, Diego Siragusa, Enrico Vigna e molti altri che, da un lato, vengono considerati paladini della cosiddetta controinformazione; e dall’altro - il lato decisamente meno “antagonista” - vengono accusati di produrre...CONTINUA...
Ho conosciuto la strage di Babij Jar qualche tempo fa leggendo "La pianista bambina" di Greg Dawson. Poco tempo dopo, vagando tra gli scaffali di una libreria di Roma, sono incappata in questo libro il cui titolo non lascia spazio ad alcun dubbio. Kuznetsov c'era. Aveva solo 12 anni quando l'esercito tedesco invase Kiev, la sua città: il 19 settembre 1941 i nazisti entrarono nella capitale dell'Ucraina. L'occupazione si protrasse per due anni e due mesi prima che l'esercito di Hitler decidesse di ritirarsi. Lo stesso Fürher intraprese questa guerra sapendo che avrebbe rappresentato una "lotta...CONTINUA...
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