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Avati Pupi
Prolifico come pochi altri registi italiani, Pupi Avati decide di tornare all’horror gotico in salsa padana dopo lunghissimo tempo. Con Il signor Diavolo, appena uscito nelle sale, il regista bolognese recupera le atmosfere tenebrose del memorabile La casa dalle finestre che ridono (1976), ma anche dei meno celebrati e comunque affascinanti Zeder (1983) e L’arcano incantatore (1996), tutti e tre ambientati...CONTINUA...
Dal 2 al 5 maggio 2019 a Comacchio, in provincia di Ferrara, si svolge la terza edizione di Nero Laguna, festival del libro giallo e noir, diretto dallo scrittore Marcello Simoni.
Il programma di quest’anno prevede la presenza di tanti ospiti internazionali: giovedì 2 maggio, apertura della kermesse con...CONTINUA...
Dal 16 al 24 giugno 2018 (con un’imperdibile anteprima di Pino Quartana il 15 giugno nella chiesa dell’Addolorata) torna il Salerno Letteratura Festival. Duecento ospiti provenienti da quindici nazioni. Incontri, dibattiti, performance, laboratori. La più grande manifestazione culturale del Sud Italia vedrà anche quest'anno protagonisti narratori italiani e stranieri, giornalisti, filosofi, intellettuali ed artisti. Tantissime le novità...CONTINUA...
L’edizione 2018 di Una Marina di Libri si svolge dal 7 al 10 giugno 2018 nel suggestivo scenario dell’Orto botanico dell’Università degli Studi di Palermo (via Lincoln, 2). Una Marina di Libri è il festival dell’editoria indipendente di Palermo, giunta alla sua nona edizione, è organizzato dal C.C.N. Piazza Marina & Dintorni, Navarra Editore e Sellerio.
Il festival verrà inaugurato giovedì 7 giugno alle 17. La manifestazione...CONTINUA...
Opera prima di un giovane fisico, Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi è stato il caso letterario del 2008, in Italia, aggiudicandosi il Premio Strega, il Premio Campiello opera prima e vendendo un elevato numero di copie. La storia di Alice e Mattia, che tanto ha toccato l’intimo dei lettori di ogni età, era dunque immaginabile che in breve tempo sarebbe diventata opera di celluloide. Nessun dubbio in merito, ed infatti così è stato. Poco più di un anno e mezzo dopo, in effetti, in concorso al Festival di Venezia e contestualmente...CONTINUA...
L’esordio cinematografico di Pupi Avati, datato 1968, lo vide cimentarsi in una sorta di horror grottesco dal titolo già ampiamente emblematico: Balsamus, l’uomo di Satana. L’opera contiene, senza ombra di dubbio, molte tracce del suo cinema successivo, soprattutto quello dei Settanta, periodo in cui gotico, fiabesco, grottesco e orrorifico si mescolarono sovente senza soluzione di continuità nei suoi lungometraggi. Si evidenziano, comunque, una riconoscibile cifra autoriale e un’estetica ben delineata, oltre ché la scelta di una connotazione geografica ben...CONTINUA...
A un anno di distanza dal terrificante La casa dalle finestre che ridono, uno dei migliori thriller-horror italiani dei prolifici - per il genere - anni Settanta, Pupi Avati torna a ripercorrere i sentieri del giallo gotico ma in chiave quasi totalmente parodistica. E in quel quasi, che chi ha un vago ricordo del film può imputarmi di usare a sproposito, c’è tutta la bravura di Avati nell’accostarsi a un genere che, pur estremamente diluito dal regista nel successivo trentennio, è rimasto sempre, decisamente nelle sue corde. Basta pensare a...CONTINUA...
Tanti anni di attività compositiva ad alto livello avrebbero meritato già da tempo un'antologia come "The Genius of Riz Ortolani".
Tant'è, pur prendendo atto di questo colpevole ritardo, non possiamo non apprezzare il cofanetto della BMG, la cui veste grafica e soprattutto i contenuti sono del tutto adeguati a celebrare il musicista pesarese.
Iniziativa discografica intelligente forse anche dal punto di vista commerciale, vista l'alta considerazione che Ortolani gode presso gli addetti ai lavori e tutti coloro che sono appassionati di colonne sonore; ed al di là del fatto che magari il grande...CONTINUA...
Nel 1969, con Una sull’altra, Lucio Fulci, fino ad allora dedito alla commedia (prima come sceneggiatore, poi come regista), dà vita al suo primo lungometraggio thriller, sia pur mescolandolo a un velato erotismo. A questa pellicola ne seguiranno un altro paio davvero interessanti, Una lucertola dalla pelle di donna e il più noto Non si sevizia un paperino, che rivelarono il regista romano come autore di genere non convenzionale. Soprattutto Non si sevizia un paperino, datato 1972 e bersagliato dalla censura (per...CONTINUA...
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