Risultati della Ricerca:
Franchi Gianfranco
Dopo la lettura di Monteverde mi sono sorte alcune domande, che ho puntualmente rivolto all’Autore e che adesso condivido con voi.
MM: Riguardo la struttura di Monteverde, io ho definito gli Interludi una sorta di “basso continuo”, non una vera cornice, ma certamente un buon accompagnamento per i racconti. Con questa struttura volevi in qualche modo riaccostarti alla tradizione letteraria italiana della novella?
GF: Decisamente. Ideando l’opera - la struttura dell’opera - avevo in mente di restituire...CONTINUA...
NOTE A MARGINE DI UNA LETTURA
Ecco qua. Un titolo che capovolge. Vorrà dire qualcosa? Il primo album dei Joy Division ha come titolo Unknown Pleasures, e la sua prima canzone è Disorder. Ma qui, si rovescia contenitore e contenuto, eh. Prima di tutto, evitate di leggere la Prefazione e, se potete, anche la quarta di copertina. Non perché siano brutte, intendiamoci, fra l'altro fanno quello per cui sono state scritte, ma semmai leggetele come postfazione, ecco. Io le ho lette prima, ma arrivato in fondo avrei preferito non averlo fatto. Così si spiega questo...CONTINUA...
Anche quest'anno arriviamo con i consigli estivi, e non solo, all'insegna della varietà. Dalla narrativa alla poesia al graphic novel alla storia alla politica alla musica a.
Francesco Ricapito
1. Willy Vlautin, Il Cavallo, traduzione di Gianluca Testani, Jimenez edizioni : romanzo sulla vita di un musicista americano on the road, come nel classico stile dell'autore, una storia ai margini della società americana.
2. Alessandro Goffi, CONTINUA...
Torna in questi giorni disponibile, per i tipi di Cliquot, con la prefazione di Chiara Mattioni e la postfazione di Gianfranco Franchi, Il richiamo di Alma di Stelio Mattioni (l'edizione Adelphi è del 1980), autore forse poco conosciuto e ancora poco letto ma che è stato uno dei nomi di rilievo nel canone della letteratura fantastica del Novecento italiano (laddove per fantastica...CONTINUA...
Alle porte della stagione invernale, qualche consiglio di lettura:
Andrea Brancolini
Elsa Morante, L'isola di Arturo, Einaudi
"Memorie di un fanciullo" recita il sottotitolo. Quali memorie può avere mai un fanciullo, una persona con così pochi anni alle spalle? Il primo capitolo titola "Re e stella del cielo", e il narratore ci rivela appunto che il suo nome è quello di una stella e di un antico re e pure di Rimbaud.
Fausta...CONTINUA...
L’ora del mondo (Hacca) è il primo libro di Matteo Meschiari che leggo. Antropologo, geografo, negli ultimi anni ha pubblicato vari libri convogliando le sue conoscenze di studioso in una narrazione che tenesse conto dello stato attuale del pianeta, dell’umanità, e un’immaginazione che tentasse di farsi ponte (come ogni buona immaginazione dovrebbe) verso il futuro. Questo, almeno...CONTINUA...
Ci abbiamo messo qualche giorno in più ma alla fine, in concomitanza con l'Epifania, anche noi di Lankenauta siamo riusciti a stilare un elenco delle migliori letture del 2019. Diversi di noi hanno indicato il libro più interessante letto nel corso dell'anno appena terminato. I redattori di Lankenauta che hanno risposto all'appello, hanno voluto far riferimento anche alla recensione relativa al testo prescelto. Ogni elenco del genere si trasforma, automaticamente, in suggerimenti di lettura per chiunque voglia raccoglierli. Queste le nostre migliori...CONTINUA...
Arrivano l’inverno, le feste, i pomeriggi bui da passare al caldo di buone letture. Qui alcuni di noi consigliano qualche libro, tra classici e fumetti, racconti e saggi, tra cui trovare qualche spunto per far fruttare l’immaginazione.
Andrea Brancolini
1. Michael Ende, La storia infinita, traduzione di Amina Pandolfi, Longanesi...CONTINUA...
Per chi vuole dedicare questi mesi all’esplorazione letteraria tra novità e non, perché la buona letteratura non scade mai, ecco alcuni consigli da vecchi amici e nuove entrate nella redazione del sito.
Gianfranco Franchi:
Andrea Zandomeneghi, Il giorno della nutria, Tunué, 2019
Luca Baldoni, CONTINUA...
Germania, ottobre 1946, su incarico di un quotidiano di Stoccolma, un pressoché sconosciuto e giovane scrittore viene inviato a svolgere un reportage sulle condizioni di vita del popolo del paese sconfitto e ridotto a un cumulo di macerie.
Il rapporto fra letteratura e sofferenza è sempre stato il punto focale dell’opera di Stig Dagerman, provetto genio della letteratura svedese degli anni a cavallo fra le due guerre precocemente scomparso, suicida a soli 31 anni.
Dello strazio e la sofferenza per l’abbandono...CONTINUA...
Follow Us